vederli gl’intigni Scrittori, uno dell’Ordine Eremitano di S. Agoftino, eh’è il Padre Lorenzo Berti nella fua Teologia; l’altro è il P. Gian-nantonio Bianchì Minore Offervante nella Tua grand’Opera contro il Giannone; e il terzo dell’Ordine de’Predicatori, eh’è il P. Tommafo Maria Mamacchi nelle Origini delle Antichità Criltiane. Ma non debbo laiciare quel che dice in appreiTo il Muratori nella pag. 449. Benfoy che i Signori Fran^efi, i quali [penalmente in quefti ultimi tempi hanno impugnata r autorità , che [i attrìbuifeono i Sommi Pontefici di deporre i Re , e di trasferire i Regni, allora a man baciata riceverono quefìo regalo degl’ altrui Stati, loro fatto da Papa Martino , e tentarono in vigore di effo di occuparli, ficcome vedremo . Vengo ora all* an. 1 300. ove dice , che fu egli celebre per quello, che noi chiamiamo Giubileo (Jniverfale, inventato , e celebrato per la prima volta da Papa Bonifafio Vili. S’era fparfa una voce in Roma , dilatata poi per gli altri paefi, che di grandi Indulgente fi guadagnavano v filando le Chiefe Romane nell' ultimo anno d'ogni Secolo . Se ne cercarono 1 fondamenti, pia. feny trovarne vefligio\ nè fi andò allora a pefcarli nel Tefiamento vecchio ; nè faltò fuori in que' tempi il nome di Giubileo. Cheprima , e di gran lunga prima di Bonifazio Vili, folle già introdotta inRoma la centenaria Indulgenza , chiamata poi col nome di Giubileo , lì feorge manifeftamente dalla Bolla deH’ifteiio Pontefice, che leggefi nella Eftravagante , Antiquo nini habet, De pcenitentiis , 6’ remiffionibus , ove così dice : Antiquorum habet fida relatio , quod accedentibirs ad venerabilem Bafilicam Ptincipis Apofiolo-rum de Urbe concejfx fint magna remifiiones , & Indulgenti# peccatorum. Il che maggiormente li conferma dal Trattato, che ne fcrilTe Giacomo Cajetano Card. che lo intitolò : De centefimo, feu Jubileo anno , di cui, per tacere gli Autori Italiani, fanno menzione due celebri Scrittori Fran-zeli, Juenino nell’Opera: DeSacramentis, DiiTertazione XII. Queitione I. verfo il fine del Capo 2. ed il Pagi nella Vita di Bonifazio Vili, al n. 45. ove appoggiato all’ autorità di elio Pontefice, e di Giacomo Card, così fcrive: Centenaria Indulgenti#, qu# Jubilei nomine appellaiur, primuin fuiffe Inflitutorem Bonifacium VII I. p Ierifque vi firn eft. Sed hujus ¡aeree Indulgenti# obfervatioriem Bonifacio longe antiquiorem effe, intelligitur tam ex Confiuutione, quam de eo edidit. .. quam precipue ex Traclatu Jacobi Cajetani Diac. Card, S. Georgii ad Velum aureum , quern ea de refcripfit, infcripfit-que, de Centefimo, feu Jubileo anno. Nè dee recar maraviglia, fe alcuni Scrittori han tirata la origine del Giubileo dal vecchio Teltamento, imperocché non può giammai negarli, che molti l'acri Riti furono in pro-greffo di tempo ilbtuiti, e praticati nella Chiefa ad imitazione di quei preferitti in elio vecchio Teltamento, ed altri ancora per opporfi alle vane fuperltiziotji dei Gentili, ficcome colta da yarj antichi Rituali} e da molti inlìgni Scrittori delle cole Liturgiche,