r 14 Annali d’ Itali a* (a) Raynni- Annali Ecclefiailici del Rinaldi (¿). Fece fui fin di queft’ Anno naiiTÉui. ^ega ^ Comune di Modena con quello di Mantova, iiccome co-ad hunc An. ita dallo Strumento da me dato alla luce(¿). (b) Ant'iqu: ltaì. D ìjjert.. . 1 • /i 1 i • • 49- Anno di Cristo mccii. Indizione v* d’Innocenzo III. Papa 5. "Vacante l’imperio. FUrono in quell’ Anno rivolti gli occhi di tutti gl’ Italiani alla riguardevol Crociata, che s’incamminava verfo O-riente per liberar la Terra Tanta. Erano già tre anni, che in Francia e in Fiandra, e in altri paefi Oltramontani fi predicava quello riguardevol impiego della Pietà Crilliana per que’ Tacri Luoghi, e non poco calore diede a tale impreTa lo zelo di Papa Innocenzo. Capo dell’ efercito de’ Crociati era fiato Tcelto il Conte di Sciampagna ; ma venuto quelli a morte , fu propoilo il ba- ilo ne del comando ad Bude Duca di Borgogna , e a Tebaldo Conti di Bar , che fe ne fcufarono. Grande era anche di là da’ monti il credito di Bonifacio Marcheje di Monferrato, Fratello di quel valorofo Marchefe Corrado, che vedemmo Principe di Tiro, t't) Vita, in- e proclamato in fine Re di Gerufalemme . (c ) Concorfero que’Prin-Tram 3 P' C*P* ne^ defiderio d’ averi© per Generale, ed avendo fpedito mef-àer. itaiic. fi in Italia a quello fine, il trovarono prontiffimo ad affumere co-A ¡beri cus Sj nobilpefo. Andò egli in Francia, prefe la Croce, e concer-’sTcJdùs ccm 9ue’ Principi la maniera dell’ efecuzione. Sei deputati venís Chromc. nero in Italia, e trovato più comodo il dar principio al viaggio Jn'aiicàrRer' Per Venezia, colà s’ inviarono alcuni deputati per trattarne con Bernard. /Irrigo Dandolo, infigne Doge di quella Repubblica. In fine fu Thtjaurar. rifoluto, che i Veneziani iomminiilrerebbono una Flotta di tan-Rer. Italie. ** Legni, che foife capace di condurre quattro mila e cinquecento uomini a cavallo, nove mila Scudieri, e ventimila fanti con viveri per nove meli: il tutto col pagamento di ottantacin-que mila Marche d’argento. Par credibile, che in più volte, e non in una fola, fi aveife a far lo trafporto per mare di tanta (d) vita in- gente e cavalli. Ne fu fcritto al Pontefice Innocenzo, ( d ). che ‘1lum's 3 bensì quello pio movimento de’ Criiliani, ma rifpofe, che 1’ approverebbe con un patto ed obbligazione , cioè che non foiie loro permeilo di nuocere a i Criiliani, fe non in cafo, che vo-leiTero frailornare il loro pafiaggio. Non piacque a i Veneziani