Anno MCCXXIX. r efercito de’Modenefi, Parmigiani, e Cremoneiì, rifoluto di menar le mani. Si azzuffarono in farti le due Armate, e durò il combattimento d’avanti il Vefpro fin quafi a mezza notte a lume di luna. Fecero ogni sforzo i Bolognefi contra il Carroccio de’Parmigiani, e poco vi mancò , che noi perdefiero : il che veniva allora riputato per la più gloriofa di tutte le imprefe. Ma i Cremonesi dall’un canto, e dall'altro i Modenefi così vigorofamen-te gl’incalzarono, che finalmente li mifero in rotta , e diedero lor la caccia fin quafi alle porte di Bologna . Reftò in potere de5 vincitori tutto il lor campo colle tende, carra, buoi, e bagaglio. Fu rotto e cacciato in un foifo il lor Carroccio, perchè nacque contefa fra i Parmigiani e Modenefi , pretendendolo cadauna delle parti. Una gran copia di prigioni fa condotta a Modena e Parma, e i Parmigiani traflero alla lor Citrà moire Manganelle, o fia petriere , prefe in tal’occafione, e per gloria le pofero nella lor Cattedrale. Le Croniche di Bologna han creduto bene di accennar la battaglia, ma con tacerne 1’efito finiftro per loro . Alberico Monaco de’Tre-Fonti (a ), Storico di quelli tempi, ampia- CO Mah. mente anch’egli defcrive quefta battaglia e vittoria. Non con- fn'ciuon tenti di ciò i Modenefi , voltarono con un nuovo alveo il fiume Scultenna , o fia Panaro , addoffo alle campagne de’Bolognefi con lor graviifimo danno . Pertanto difpiacendo al Pontefice Gregorio IX. gli odj e le gare di queite Città , fpcdì ordine a Niccolò Vcjcovo di Reggio di Lombardia , che in fuo nome s ’ interponete per la concordia . Non fu egli pigro ad efeguir la commeflìone, e gli riulcì di Stabilire fra i Modenefi e Bolognefi una tregua d’ otto anni colla reftituzion de’prigioni, ed altre condizioni, che fi leggono preiTo il Sigonio, il quale da gli Atti pubblici le eftraife. Godè in queft’ Anno la Marca di Verona un’invidiabil pace . 1 Piacentini (¿) fecero ofte contro la Città di Bobbio , venticinque (b) Chwnic, miglia lungi dalia loro Città , e fu coifretto quel Popolo a preltar giuramento di fedeltà a Piacenza. Il Contedi Provenza nell’An- Jp°™' 'ft'aiic. no prefente (c) col braccio d’alcuni traditori s’impadronì della (e)* Caftan Città di Nizza , e delle fue fortezze . Refiftè un pezzo parte de’ Cittadini, ed ebbe anche qualche foccorfo da’ Genovefi ; ma in 'jom.ó. Rcr. fine dovette foccombere ; e il Conte reftò in pieno potere di quel- faticar. la Città. Venne in quei}’ Anno a morte Pietro Ziani Doge di Venezia , dopo ventiquattr’ anni di governo. ( d) Prima ch’ecdi mo. (d) Dandul. riffe , fu eletto Doge Jacopo Tiepolo , ed avendo fatta una vifita all infermo predecellore , fu ricevuto con difprezzo , ma colla v.ir- Rcr. itali. N 4 tù