Anno MCCXXI. dal Regno . Erafi ribellata la Città di Ventimiglia a i Genoveii ne gli anni addietro. Con potente olle procederono effi in quell’ Anno contra di quel Popolo, il quale venne bensì all’ubbidienza ; ma nel dì feguente iì rivoltò . Fecero i Genoveii delle mirabili fortificazioni intorno a quella Città, e lanciatala da ognintorno bloccata, riduffero a cala i’efercito. L’Anno fu queilo, in cui, fecondo Galvano dalla Fiamma ( a ) , cominciò la difcor- (a) Guaiva. dia a ipargere il fuo veleno fra i Nobili e popolari della Città di Milano. Nafcevano tutte quelle civili divifioni nelle Città libere Fior. c.if4. d’Italia dall’ Ambizione, o fia da'! foverchio defiderio de gli onori . Aveano i Popolari la lor parte nel Governo , nè fapeano fof-ferire, che i Nobili ambilfero i migliori Ufizj, le Ambafcerie, ed altri polli o più onorevoli, o più lucrofi. Quindi le doglianze , e in fine fi dava di piglio all’armi. Non potendo refiilere i Nobili alla portanza de gli avverfar], convenne loro ufcir della Città colle lor Famiglie. Ma non già ne ufcì 1' Arcivescovo Arrigo da Settata, come fcrive il fuddetto Fiamma, perchè noi 1’ abbiam veduto in queiti tempi Crocefignato in Damiata . Per lo contrario il Cardinale Ugolino , Vefcovo d’Ollia, glo-riofo per aver proccurata pace dovunque arrivava, nel Mefe di Settembre dell’ Anno prefente compofe le differenze che pacavano fra il popolo, e la Nobiltà fuorufcita di Piacenza (¿), con CO Chronìc. fare rimettere in libertà i prigioni Popolari : con che i Nobili fe ne ritornarono in Città. Belle erano sì fatte concordie; ma che ? fe con gran difficultà fi itringevano , con facilità mirabile fi di-fcioglievano . Aveva il Cardinale pollo in Piacenza per Podeilà generale della Città Ottone da Mandello Milanefe . Dovette parere al Popolo , eh’ egli avelfe della parzialità per li Nobili ; e però nel Mefe d’ Ottobre elelTe per fuo Podeilà Guglielmo dell’ Andito, che è oggidì la Famiglia de’ Marchefi Landi. Nel feguente Novembre il fuddetto Ottone da Mandello in tempo di mezza notte co i Nobili andò alla cafa di Guglielmo Landi per farlo prigione. Traile a quello rumore il Popolo, ed attaccata battaglia , fece prigione Otton da Mandello con tutta la fua famiglia. Furono prefi anche cento Nobili, ma pofeia rilafciati . Anche in Ferrara avvennero delle novità, (c) At^o VII. Mar- (c)Chronìc. chefe d’ Elle e d’Ancona, chiamato anche Asolino , ed A^o ^/rnftJ{c 's‘ novello, giovinetto fpiritofo e iniìeme prudente, dopo la morte del Marchefe Aldrovandìno fuo Fratello, abitava fpefle volte in Ferrara, ficcome capo della fazìon Guelfa, e poiMor quivi di gran