XVIII »verno di Roma, e l’autorità della S. »Sede, comeavea fatto Cle* » mente III. dieci anni prima, perchè s era di nuovo fconvolto il » Senato ; Arrigo VI. dopo la Coronazione Imperiale aveva invafa »la Prefettura, e dentro, e fuori di Roma tutto era uiurpazione, »e infedeltà. Non imitò già Clemente in far trattati col Senato, «che era ridotto ad un fòlo , e quefti era invafor della S. Sede, » come dicoil gli Atti : Status Romance Ecclefice peffimus erat , prò » eo quod a tempore Benedilli Carifcum Senatum Urbis perfiderai, & » idem Benediclus feipfum jaciens Senatorem fubtraxerat illi Maritimamy » & Sabiniam fuos Jufliciarios in illis conjlituens. Aderì bensì a’co-» muni voti del Popolo Romano, il quale coepit vehementer apub » e uni inflare, /upplicans , & depofcens, ut eos ad fidelitatem reciperet, » & confueta fìbi dona conferret. Appena confacrato dunque Innocen-»> zo ricevè il giuramento di fedeltà da’ fudditi accennato folamen-» te ne gli Atti Ego &c. Il giorno dopo lo prefe dal Prefetto, co-» me è detto iopra. Sed & ab aliis Baronibus, continuano gli Atti, » circamquaque juramentum fìdelitatis recepii, mijjìsque Nuntiis per totum » Ecclefice Patrimonium , fecit Jìbi fideluatem ab omnibus exhiben. Co-» sì , ciò che aveva occupato Arrigo da Radicofani fino alle porte » di Roma , tornò all’ ubbidienza del Pontefice . » Soilitu.ì in appreffo altro Senatore a Benedetto: & exclufìs Ju-» jìiciariis Senatons , qui ei fidelitatem juraverant, fuos Jufliciarios or-» dinavit, elecìoque per Medianum fuum alio Senatore, tam infra Ur-» beni , quam extra Patrimonium recuperava nuper amijfum. In ordi-» ne al Senatore dobbiamo qui avvertire coll’autorità de gli Atti » medefimi , che quel pellegrinaggio, che apprefe il noitro Annalifta »da Giovanni da Ceccano l’anno 1203. cioè quando il Pontefice »andò a Ferentino, indi ad Anagni, ove gravemente infermò ( Gefì. »Innoc.HI n. 137. & feq. ), produffe nuovi fcoocerti in Roma. » Perciocché alcuni cittadini avvezzi a pefcare nel torbido , per »avere anche de’fautori nelle loro fcelleraggini, venuto il tempo »di mutare il Senatore annuo, per loro Meffi ottennero da’Mini-» ftri del Papa infermo, che fi creafiero 56. Senatori. Sebbene la » difcordia fra tanti umori diverfi induffe ben tofto il pentimento; » fece richiamare il Papa, e riduffe di bel nuovo il Senato ad un » folo^ che con poca variazione, e per breve tempo, come accen-» neremo a fuo luogo, ha durato, e dura a’noftri giorni, creato »dal Papa , foggetto al Papa, e obbligato al Papa, come gli al-» tri Magiftrati col fuo giuramento di fedeltà. Così non fpìrò al- * trimenti 1’ ultimo fiato 1’ Autorità de gli Augniti in Roma , ma » ebbe