Anno MCCII. Pico Podeftà di Modena, e da Gherardo Figliuolo di Rolahdi-no Bolognefe , Podeftà di Reggio. Fu divifa 1’ Acqua di Secchia, e rilafciaci i prigioni . Lo Strumento iì vede da me dato alla luce (ìi). Abbiamo anche dalla Cronica Piacentina ( b) , che in (a) Antiqui quell’ Anno i Cremoneli e Parmigiani andarono all’ affedio di j'J1' DlUer‘ Fiorenzuola, nobil Terra de’Piacentini , lenza laperl’ene l’elìto. Chinici Piacentini Anno di Cristo mcciii. Indizione vi. Rer. Italie. d’ Innocenzo Hi. Papa 6. Vacante l’imperio. Strepitose furono le imprefe fatte da i Latini in quell’Anno , non già in fervigio di Terra (anta, come richiedeva 1’ impegno da lor prefo , ma in favore del giovane 4LefJìo , Figliuolo del depofto Imperadore Ifacco Angelo. (c) Pafsò a Zara ii (c) Sicard. predetto Principe Alellìo , dove fu con onore accolto dal Dandolo ironie. Doge di Venezia, e dal Marchefe di Monferrato; e loro fatt z Rcri Italie: varie promelfe , qualora 1’ aiutaffero a ricuperare il perduto Im- VMharduii perio , s’imbarcò , e con parte della Flotta , effendo l’altra incanì- n£sJdefrid minata innanzi , dirizzò le prore verfo l’Epiro . La Città di Du- Monack. razzo il ricevette come fuo Principe. Sbarcarono in Corfù , e ^ quegl’Ifolani promifero di fuggettarii a lui, dappoiché avelie co n-Rer'. ¿alic'. quiftara la Città di Coftantinopoli. Tale appunto in fine fu il di-fegno di que’ Principi, per favorire quel fuggiafeo Principe , molli dalle raccomandazioni elei Re Filippo di Germania, e dalla parentela del Re di Francia , contratta co i Greci Augufti mercè delle nozze di Agnefe Figliuola di Lodovico Re con Alejjio Com-neno -, ma più per ìfperanza di ricavar danari e viveri, lenza i quali non vedeano la maniera di arrivare in Soria o in Egitto , fe-condo il primo loro concerto. Vero è, che Papa Innocenzo , informato delle mire d’eilì , proibì loro per varie ragioni d’invadere gli Stati del Greco Augufto; ma elfi, figurandoli forfè, eh’ egli così fcrivefte per politica , e che internamente avrebbe caro il lor penderò, feguitarono il lor viaggio fino a Coftantinopoli. Ciò, che ivi operafiero , s’io volelfi prendere a raccontarlo, mi dilungherei troppo dall’ affluito mio. In brevi parole dirò, che latta la chiamata ad A1 e ili o Angelo occupatore del Trono Imperiale , nè volendo egli cedere, ruppero i Latini la catena del Porto: con che liberamente in quel Porto entrarono tutte le Jor na-Tomo V1I% 1 H 3 vi.