-3* 225 «e» BARCHE LUNGHE. Specie di imbarcazioni. Al riferire di Lazzaro Baifio, forse distinguevano i Veneziani col nome di barche lunghe alcune piccole galee, quasìfuste o fregate, che portavano da 20 ed oltre 3o remi, ma che per avventura non erano molto dissimili da quelle imbarcazioni che ora noi chiamiamo lande, scalè; gl’inglesi, long-boat, ed i Francesi, chaloupe. SECOLO XVI. CESILA. Piccola barca per uso interno. Appartiene a questo XVI secolo. Marino Sanudo, nei suoi Diari, cita un tal nome all’anno i5i2, 28 aprile, con queste parole: a E da saper ozi ( oggi ) vidi una barella nuova fai ta al arsenal, come le altre do chia-n mate cesile, la qual voga remi... et erra alla riva di San Marco et mandava a Chioza 11 ad armarla de li... n Sembra da questo concetto che le cesile fossero barche per uso interno, suscettibili però ad essere armate, e veloci al corso ; anzi speriamo non dover essere accagionati di troppa presunzione, se ci pare che il nome cesila sia slato posto a questa specie di barca in vista appunto alla sua grande velocità. I Veneziani chiamavano e chiamano tuttora col nome di cesile o sesile le rondini rapidissime. GALERE o GALEE BASTARDE. Legno da guerra. Partecipava nelle forme della galera e della nave ; era del genere delle triremi, e la troviamo nominata in un decreto di senato 24 settembre i532, però come esistente da molto tempo. Se così era, e se corrispondeva nella navigazione, causa gli alti suoi bordi, alla proprietà della nave, resistendo cioè al grosso mare, mentre in caso di calma facesse viaggio col palamento, a modo delle altre galere, allora aveasi nella galera bastarda 1111 naviglio di grande importanza per l’uso esteso che farne po-tevasi nelle flotte e nelle fazioni marittime. Molti fra i veneziani storici ne attribuiscono la invenzione a certo Francesco Bressan o da Bressa, proto de marangoni dell' arsenal. Di quest’uomo però non essendo riuscito trovar memoria più lontana che in un decreto di senato 21 settembre i55i, ove è chiamato Jìdelissimo, si conosce che allora era vecchio e che godeva la confidenza della repubblica. Che che ne sia, nulla toglie che questo Francesco Bressan ritener si debba qual vero autore della galea bastarda, potendo egli averne costruita la prima avanti ancora all’epoca del decreto i532 qui sopra ricordato. GALI A o GALERA BASTARDELLA. Legno da guerra. Era una modificazione della galera bastarda, costruita da Francesco Bressan o da Bressa, del qual proposito testé scritto abbiamo. Sanudo cita questo naviglio al 14 luglio x518. Molti furono nel XVI secolo i costruttori navali di famiglia Bressan, eravi un Matteo proto nell' arsenal che, ai 17 febbraio i52G si presentò al senato con un bellissimo vol. 1, p. h. 29