Annali d* Itali à. d’eiìì aveano faticato e patito in quell’ attedio, e nulla guadagnarono. Allora Saladino iì ritirò in frettale perchè non volle approvar le proporzioni di rendere Gerufalemme, il Re Riccardo con inudita barbarie fece levar di vita cinque mila prigioni Saraceni . Le torbide paflìoni, che mantenevano la difcordia fra i due Re, crebbero maggiormente da lì innanzi, e furono cagione, che non fi prendeiìè la fanta Città: il che era facile allora. Il Re Filippo, Principe faggio, tra perchè non gli piacea di ilar più lungamente in quella dimeftica guerra , e perchè fi trovava oppreifo da una grave malattia, fe ne tornò in Italia, e dopo aver prefa in Roma la benedizione da Papa Celeitino , ti-patriò. Il Re Riccardo reftò in Soria . Nè fi dee tacete, che ef-Sendo morta nell’attedio di Accon Sibilla Regina di GeruSalem-me, Moglie di Guide Lufignano , Succedendo in quel diritto Jfabella fu a Sorella, Figliuola del già Re Aimerico, fu dichiarato nullo il matrimonio d’effa con Unfredo Signore di Monreale, e quella data a Corrado MarcheJ'e di Monferrato, il più prode ed accreditato ira que’Principi Criitiani, il quale perciò potè afpirare al titolo di Re. Eraii accefa o riaccefa guerra in queft’Anno tra i Brefciani e BergamaSchi. In aiuto de gli ulte) sicard. timi accorfero i Cremoneii (a), rea foprafatti da i Brefciani , T0fnhr,0riU' ° come altri fcrivono, atterriti dalla voce iparfa, che veniva-Ker. Italie, no anche i Milaneiì (¿), ne riportarono una fiera Sconfitta, di (b) Gualva- cui durò un pezzo la memoria col nome di mala morte: per- ' 716US FIcjIltTLil • t \ • i i - rr*_ • _1* 1 ir inMan.Flor. CÌ0CQhe incalzati, moltilnim di loro s annegarono nel nume Oglio, altri furono prefi, ed altri tagliati a pezzi, colla perdita del loro Carroccio, che trionfalmente fu condotto a Brefcia. Ja- (c) Jacopus copo Malvezzi (c) Scrive a lungo quefta vittoria. Ritornando poi ‘jChr' l’Imperadore Arrigo di Puglia, fece rilafciar loro i prigioni, e con Rcr. Italie, fuo Privilegio concedè la Terra di Crema al Popolo di Cremona : pfnnjes'6 *1 c^e offendo contrario a quanto avea inabilito 1’ Imperador Fe-Rcr.'italiciderigo Suo Padre in favore de’Milaneiì, alienò forte l’animo (d) Chronic. di quefti dall’amore d’eilo Auguito , e fu Seme di nuove guer- re fra le emule Città fuddette. Secondo le Croniche d’Atti (d), 1 ' in queft’Anno nel dì 19. di Giugno, gli Artigiani vicino a Mon-tiglio ebbero battaglia con Bonifacio Marchefe di Monferrato, e. ne riportarono una rotta sì fiera, che circa due mila d’etti furono condotti prigionieri nelle carceri del Monferrato, dove penarono per più di tre anni, finché fi ricattarono. Durò questa