Anno MCCXCVI. 511 ¿accederono in queil’Anno (a), perchè il Marchefe Azzo co’ M Chronh. Modenefi e Reggiani cavalcò fui Bolognefe nel dì 6. di Giugno F°rollvienf' fino a Crefpellano e al Borgo di Panigaie ; e nello fteffo tempo il Marchefe Francefco Tuo Fratello co' Ferrarefi venne dalla fua parte fino alla Terra di Peole e al Tedo, Saccheggiando , bruciando, e facendo prigioni. E intanto il Conte Galaffo da Mon-tefeltro, e Maghinardo Pagano da Sufinana Capitano della Lega colle milizie di Faenza, Forlì, Imola, e Cefena, affali il diftret-to di Bologna, venendo a Cartel S. Pietro, e alle Terre di Legnano, Vedriano , Fraffineto, Caligata, e Medecina , con orridi Saccheggi e bruciamento di più di due mila cafe. La Cronica di Forlì, più dell’altre efatta e copiofa in quefti tempi, de-fcrive minutamente quefti fatti della Romagna con affaiffimi altri, che troppo lungo farebbe il voler qui rammentare. Ma non fi dee tacere, che nel dì 15. di Luglio i Calboli co i Riminefi, Ravennati, ed altre loro amiftà, prefero la Città di Forlì colla morte di molti: il che udito da Scarpetta de gli Ordelafiì e . da Maghinardo, che erano alTaffedio di Caftelnuovo, (¿) a L/w. fpron battuto volàrono colà, e ricuperarono la Città, ucciden- R". Italie. do e prendendo non pochi de gli entrati. E pofeia renderono la pariglia a i Ravegnani con ifeorrere ed incendiare il lor paefe fino alle mura della Città. Nel dì 26. d’Aprile Guglielmo Durante Conte della Romagna, ftando in Rimini, privò di tutti i lor privilegi, onori, e dignità le Città di Cefena, Forlì, Faenza, ed Imola: rimedj da nulla, per guarire i mali umori di tempi sì Sconcertati . Nel dì 30. del precedente Dicembre (c) fi diede principio ^teiu^Tn* entro la Città di Genova alla guerra e alle battaglie fra i Gri- nai.Genuenf. maldi e Fiefchi, e loro aderenti Guelfi dall’una parte, e i Doria 1 '• caP• 8• e Spinoli co i loro parziali Ghibellini dall’altra. Nelle lor Torri Tr™\ uàiu, e caie fi difendeano, e da effe offendevano, cercando or 1’una or l’altra d’occupare il Palazzo del Pubblico, e gli altri fiti forti. Vi reftarono preda del fuoco moltiflime Cafe, e fu bruciato fino il tetto della Cattedrale di San Lorenzo (d), perchè i Grimaldi (d) Giovanni s’erano afforzati nella Torre maggiore d’effa Chiefa . Dalla Lom- ì'ìllani1’ ** bardia, e da altri Luoghi concorfe gran gente in aiuto di cadau- C“P * na delle parti; ma più furono i combattenti di quella de i Doria e Spinoli : laonde dopo più di un Mefe della tragica Scena di que’ combattimenti, foccombendo i Grimaldi e Fiefchi, fi videro nel dì 7. di Febbraio obbligati a cercar lo Scampo colla fuga fuori della