Anno M C C L X I. 35* Vi entrò Michele Paleologo , il quale s’ era fatto proclamare Imperador d'Oriente. Baldovino Imperador Latino filile navi de’ Veneziani fuggito fi ritirò a Negroponte. Nè fi dee tacere una yergognofa azione de’ Genoveli d’ allora . (a) L’implacabiì odio , (a) Caffaù ch’eia aveano conceduto contra de’Veneziani per la rotta lor data ad Accon , congiunto coll’avidità del guadagno, li fpinfe Tom. 6. a far lega con erto Paleologo, il qual diede loro in premio la Città di Smirna con varie efenzioni e privilegj (¿). Un forte pataviñusin aiuto per quello di galee, navi, e gente, contribuirono effi Ge-Chronìc. nove!! al Greco, per debellare i Latini. Furono perciò {comunicati da Papa Urbano,- ma eifi più che mai continuarono a far quanto di male poterono a i Veneziani. In Tofcana (c) il Con-^ te Guido Novello, Vicario del Re Manfredi, nel Mefe di Set- cip. “jJ' tembre co i Ghibellini Tofcani fece olle contra di Lucca, rifu- * gio de’Guelfi sbanditi. Tolfe a quel Comune Cailelfranco, Santa Maria a Monte , e Calvoli ; ma non potè aver per aifedio Fucecchio. Non veggendo i fuddetti fuorufciti Fiorentini rimedio alcuno alle lor calamità, fi avvifarono di fpedire in Germania a chiamar Corradino, Figliuolo del già Re Corrado, acciocché veniife in Italia, per opporlo al Re Manfredi; ma non vi acconfentì la Regina fua Madre tra per l’età troppo giovanile del Figliuolo, e per la conofcenza delle difficulrà dell’im-prefa. Benché Dio aveife liberata la Marca di Trivigi, o fia di Verona, dalle barbariche mani della Cafa da Romano, pure i Veronefi (¿) feguitavano la lor perfecuzione contra di Lo-(d) P*ris dovico Conte di S. Bonifazio. Ora quelli nell’ Anno prefentedtthront. con altri fuorufciti di Verona, e il Marchefe Azzo Eftenfe co Veronenf. i Ferrare!!, oihlmente fi moifero , ed arrivarono fin cinque mi-glia preifo a Verona, con credenza di poter entrare in quella Città, dove probabilmente aveano delle intelligenze. Andò loro fallito il colpo. Nel tornarfene indietro s’impadronirono di Cologna, Sabbione, Legnago , e Porto. Queile ultime due Terre da lì a nove mefi tornarono fotto la fignoria di Verona. Fu iilituito in queil’Anno in Bologna (e) i’Ordine Militare della(e) Memor, beata Vergine Maria da Loteringo di Andalò, e Gruamonte de.'Potefl. Regi-Caccianemici, nobili Bologne!!, da Schianca de’Liazari, e Ber -e¡£rT™iie8' _nardino da Se fio , nobili Reggiani, e da Rinieri de gli Adelar- Ghirar-di, nobile Modenefe, co’quali s’unirono molti altri Nobili d’ef- dacgjg°^a fe Città. Furono appellati dal Popolo Frati Gaudenti, o f» Go-rf/£ denti, perchè tene&no le lor Mogli, e poííedevano i lor beni, fen-