Annali d’ Itali a, affoluzione dalla fcomunica , la quale , dopo aver egli prometto di ilare a quanto gli foffe ordinato dal fommo Pontefice , gli fu conceduta dalVefcovo d’Ildesheim . Ricevuti pofcia i Sacramenti con tutta divozione, terminò la fua vita nel dì 19. di Maggio . Go-(a) Godefr. tifredo Monaco (a) la mette al dì 15. di quel'Me le . 11 Conti-Chron.1US m nuatore di Caffaro (¿) uno die ante dfcenfionem Domini, cioè nel (b) eaffari ¿ì 23. di Maggio . Ma il Meibomio ila per la prima fentenza. nuenf 'iib*^ Ne dovette ben intendere il Re Federigo la morte fenza ramma-Tom.ó.Rer. rico . Una grande fcoffa fu quella alla nobiliffima Linea degli E-italtc. ilenfi di Germania , perchè sbrigato da quello competitore effo Re Federigo, tolfe il Palatinato del Reno ad Arrigo fratello del defunto Ottone , fenza far cafo d’ un accordo flabilito con lui, nè dell’avergli elfo Arrigo confegnate le infegne deli’ Imperio dopo la morte del F’ratello. Venne perciò a rellar quella Cafa co i foli Stari di Brunfvic, tuttavia da lei poiì’eduti, coll’ accrefci-mento a i nollri giorni d’altri paefi, e della Corona della gran Bretagna. Che in quell’ Anno ieguiffe la pace tra i Genovefi e raccoglie il Rinaldi (c) da un Diploma Pontificio. Di quella parlano gli Annali di Genova folamente all’ Anno precedente , e fono tcrkti. da Autori contemporanei. Abbiamo bensì da effi Annali, che in un congreffo tenuto in Parma fra i Deputati di Venezia , e quei di Genova , rellò conchiufa una pace di dieci anni fra quelle due Repubbliche . Lafciò icritto Riccardo da San (à)Richard. Germano ( d), che nell’Anno prefente d'ordine del Re Federigo de s. Germ. Diopoldo Duca di Spoleti fu prefo da Jacopo da San Severino. m Chromc. j)ove£terC) j: non ma;[ quieti Romani inquietare in quell’Anno il buon Papa Onorio. Nel Mele di Giugno fi portò egli alla villeggiatura di Rieti. Nell’Ottobre feguente arido a Viterbo , e di là a Roma ; fed quum propter Romaaorum molejìias ejfe Romce non pojjet, coaclus ejì Viterbium remeare. Non avendo più che temere dalla parte di Pavia i Milanefi, dopo avere unito all’armi fue quelle de gli ileili Pavefi, de’Ver-cellefi, Novarefi, Tortonefi, Comafchi, AlefTandrini, Lodigiani , e Cremafchi, vennero fino a Borgo San Donnino , con dife- (c) Ckrotàc. gno di farne un regalo a i Piacentini, (e) Trovarono quivi ac-CTom°nenRer camPat0 ^ efercito de’ Cremonefi , Parmigiani, Reggiani, e Mo-juìic7 C ’denefi; e però delufi delle loro fperanze , voltarono verfo il Po. Arrivati verfo Gibello i Cremonefi co i lor Collegati comparvero aneli’effi colà , e nel dì 6. di Giugno presentarono loro la battaglia . Durò quella dalla Nona fino alla notte, e vi rellarono feon-