(a) Ckron. Furolivicnf. Tom. a. Xtr. Italie. 442. Annali d‘ Italia: per mancanza di viveri. Però Iafciati (blamente due mila cavalli in aguato, per tentare di Sorprendere i Meffinefi, fé uScivano a fpogliare il campo , giacché per la fretta reftò ivi un immenfa copia di tende , bagagtie, ed arnefi da guerra : il Re Carlo col reflo di fua gente precipitofamente, e come Sconfitto, fcampò in Calabria. Ma non potè provvedere così per tempo al bifogno , che non fopragiugneffe nello Stretto di Meflina 1’ Ammiraglio del Re Pietro , cioè Ruggieri di Loria , il più valorofo ed avventurato condottiere d’armate navali, che fofTe allora, il quale con feffanta Galee cariche di Catalani e Siciliani prefe ventinove tra Galeegroffee fottili del Re Carlo, fra le quali cinque del Comune di Pifa , che erano al di lui fervigio . Pafsò anche alla Catona , e a Reggio di Calabria, evi bruciò ottanta Ufcie-ri, cioè barche grolle da traijporto, che trovò difarmate alla Spiaggia ; e quefto su gii occhi dello iiefTo Re Carlo , il quale per la rabbia cominciò a rodere la fua bacchetta, e poi confuto, dopo aver dato comiato a i Baroni e a gli amici, fi ritirò a Napoli. I Meffinefì, fe il Re non levava l’affedio , erano già ridotti alle eflremità, per effere venuta meno ogni forta di vettovaglia. Scoperto anche 1’aguato , fi tennero rinchiufi, finché videro ritirati in Calabria i due mila cavalli nemici. Intanto marciò il Re Pietro da Palermo, rinforzato dall’efercito Siciliano, e dopo avere ricuperato a patti di buona guerra Milazzo, arrivò nel dì 2. d* Ottobre a Meilìna, ricevuto con giubilo inefplicabile di quel Popolo gloriofo , che era come riful'citato da morte a vita. Interdetti e Scomuniche furono fulminate dal Papa contra del Re Pietro, e de’Siciliani per tali novità. Ma per ora abbaftanza di quello. Trovavasi in gravi anguftie ed affanni fui principio dell' Anno prefente la Città di Forlì j e i Lambertazzi , ed altri fuor-ufeiti Ghibellini colà rifugiati, non trovavano più Scampo, perchè fi vedevano battuti dall’ un canto dall’armi Spirituali del Papa, e dall’altro attorniati dall’armi temporali d’effo Pontefice, del Re Carlo, de’Bolognefi e degli altri Guelfi di Romagna, Lombardia, eTofcana. Come refiftere a tanti nemici un pugno di gente ? Però il Conte Guido da Montefeltro, (a) i Forhveii , e gli altri fuorufeiti, fpedirono un’altra ambafceria ad Orvieto a, Papa Martino IV. per Supplicarlo di aver mifericordia di loro» Furono brucamente ricevuti anche quella fiata gli Ambasciatoti, ed ebbero perrifpoiia, che Forlì non avrebbe mai perdono e pa-