344 Annali i>’ Italia. coniìgliatamente la fpinfero addoiTo al campo nemico, ad oggetto di maggiormente impegnare Manfredi alla lor difefa . Un fiero fquarcio nelle masnade Fiorentine fecero i Tedefchi caldi del vino ; ma in fine recarono tutti morti ,• e l’infegna di Manfredi, ilrafcinata pel campo, fa poi trionfalmente recata in Firenze . Rimandarono i Sanefie i fuorufciti i loro Ambafciatori a Manfredi con ventimila Fiorini d’ oro , e raccontate le immenfe prodezze di que’pochi Tedefchi, e lo ftrapazzo fatto da’Fiorentini alla di lui bandiera , l’induifero a fpedire in Tofcana Giordano da An-glone , Conte di S. Severino, con ottocento cavalli. Con quello rinforzo, e coll'aiuto de’Pifani, e de gli altri Ghibellini di Firenze, ebbero i Sanefi un corpo di mille ottocento cavalieri, la maggior parte Tedefchi, e fparfero voce di voler aiTediare Montanino . Per mezzo di due Frati Minori ingannati fece nello rteiìb tempo lo fcalrro Farinata fegretamente intendere a i Rettori di Firenze, che quei diSiena darebbono loro una Porta della Città , purché loro faceffero un regalo di dieci mila Fiorini, e veniifero con grande eiercito a prenderne il portello, fotto la finta di andare a fornir Montalcino . Caddero nella ragna i Fiorentini. Richiefero la loro amiftà , ed avuta gente da Bologna, Lucca, Piftoia, Samininiato, S. Geminiano, Volterra, Perugia, ed Orvieto, mifero infieme un’Armata di più di trenta mila) C,ironìe, la perfone, e v’ha chi la fa afcendere fino a quarantamila (a). Rer^itli!/.' Col Carroccio e con fallo grande , come fe andaffe ad un trionfo infallibile, fi moife Tolte Fiorentina; ed arrivata che fu a Montaperti nel dì 4. di Settembre , in vece di veder comparir le chiavi di Siena, eccoti ufcirle addotto colla cavalleria Tedefca tutto il Popolo di Siena in armi , ed attaccar battaglia. Non s’ afpettavano i Fiorentini un incontro sì fatto ; pure ordinate le fchiere , fi accinfero al combattimento ; ma perchè molti traditori , eh’erano nei campo loro, pattarono in quel de*Sanefi, atterrita la cavalleria Fiorentina, fi levò tolto di mezzo colla fuga , lafciando la mifera fanteria alla diferezion de’ nemici. La mortalità di quefti fi fa afcendere da Ricordano a due mila e cinquecento ; da altri a quattro mila. De’rimarti prigioni Ricordano parla folamente di mile e cinquecento di quelli del popolo, e de’ migliori di Firenze e di Lucca: il che non può lla-^ì?'i