8o Annali d’ Italia: con ritirarli nel Moniftero di fanta Croce a far vita Monadica ; in queft’Anno nel dì primo di Gennaio in luogo fuo fu eletto Doge Arrigo Dandolo , perfonaggio de’più illuditi e benefici, che s’abbia mai avuto quell’inclita Repubblica. Anno di Cristo mcxciii. Indizione XI. di Celestino ili. Papa 3. di Arrigo Vi. Re 8. lmperadore 3. Continuo’in queft’Anno ancora la confufione in Puglia e in Terra di Lavoro, (a) Bertoldo Generale dell’Impeci s. Germz- radore con gli altri Ufiziali Cefarei , coll’Abbate di Monte Cafi- no iti Lhron. f . o % # . .. Anonymus no, che dimentico de 1 Canoni era divenuto guerriero , e co 1 Cafmenfis Conti di Fondi e di Caferta , prefe varie Cartella . Ingrolsò l’Ar-m mata Sua con tutti coloro, che teneano la parte dell’Impera- dore , di modo che quantunque veniiTedi qua del Faro il Re Tati-credi con un groffo eiercito, non lafció di tener la campagna, anzi di andare a fronte dell’Armata nemica a Monte Fufcolo . Erano inferiori molto di forze i Cefarei ; e pure fi aftenne Tancredi dal venire a battaglia, perchè i fuoi gli rapprefentaroro andarvi del fuo onore, s’egli eiiendo Re fi cimentava con chi non era par fuo. AiTediò Bertoldo il Cartello di Monte Rodo-ne. Una groifa pietra fcagiiata da un mangano lo Stritolò . Nel Generalato fuccedette a lui Corrado Mofcaincervello , che impadronitoli di quel Cartello , non laSciò vivo alcuno de gli abitanti. All’incontro il Re Tancredi riacquiitò la Rocca di Sant’Agata, AverSa, CaSerta, ed altre Terre; e Sentendoli poi aggravato da febbri, fi rìdufTe verfo il fine dell’ Anno in Sicilia , dove reftò trafitto da ineipiicabil dolore per la morte , che gli rubò fui fior de gli anni il primogenito fuo , cioè il Re Ruggieri . Quello colpo quel fu, che fui principio dell’Anno feguen-te fece tracollar la fanità dell’infelice Tancredi, il qual tenne dierro al Figliuolo , e riempie di pianto la Sicilia tutta , ben prevedendo ognuno le finilìre confeguenze di perdite cotanto inaspettate. LaSciò egli Sotto la tutela deila Regina Sibilla Sua Moglie il Secondogenito Suo, cioè Guglielmo Ili. erede più toSto di lagrimevoli disavventure, che della Corona Reale, e di un bel-liffimo Regno . Miracolo è, che Secondo l’ufo de i fallaci umani giudizj niuno fufutrò , che qiiefti Principi fodero flati aiutati a sloggia-