194 Annali d’ Italia; Colonna con un buon efercito di cavalieri e fanti. E perciocché non bartava a farlo ritirare da gli Stati della Chiefa , mife interne un’altra Armata , alla teita di cui pofe Tommafo da Celano, e Ruggieri dall’Aquila, già banditi da Federigo, con di-fegno di portar la guerra nel cuore del Regno . Spedì anche a Mi-(ì)Guaivan. lano (<2), e all’altre Città di Lombardia per aver foldati. i FhUnìaFior Milanefi gli mandarono cento cavalieri ; trenta i Piacentini » cap. i 61. Riufcì in queft’Anno ad Eccelin da Romano (¿)di prendere con CO frode il Cartello di Fonte, cogliendo in erto anche Guglielmo Fi- • g]itl0i0 Jac0p0 da Campo S. Piero. Fattene doglianze a Padova, quel Popolo diede all’armi, e col Carroccio, e con podero-fo efercito andò fin fotto a Baffano, avendo per lor Podeftà e Capitano Stefano Badoero Veneziano. Questa morta di gente fu cagione, che la Repubblica di Venezia fpedirte Ambafciatori per trattar di concordia , e che la lite fofle rimefla nel loro Coniìglio . Fecero iftanza i Padovani per riavere il Cartello, come era di dovere , col fanciullo Guglielmo. Ecceìino non ne volle far altro , e convenne , che gli Ambaicia-tori fe ne tornaflero a Venezia malcontenti . Erart fatto Monaco, e facca una vita da Ipocrita, Ecceìino da Onara , padre del fuddetto Ecceìino da Romano , e di Alberico, con ifcoprirfi in fine Eretico Paterino . Quefti fcrifle torto a i Figliuoli, che fi accomodartero, perchè non poteano peranche competere colla pof-fanza de’ Padovani. Per quefto , e per le efortazioni di varj amici, finalmente s’indurte il fuperbo giovane Ecceìino a rilafciare , ma con aria di difpetto , 1’ occupato Cartello. Poco appreffo fatto egli Cittadino di Trivigi, feppe commuovere quel Popolo centra de’Vefcovi di Feltre e Belluno, in guifa che occupò ad erti quelle picciole Città. I Padovani, de’quali erano raccomandati que’Vefcovi, fpedirono ambafcerie per dirtorre i Trivifani da quella oppreilione. Poiché ne riportarono (blamente delle arroganti rii’porte , chiamati in aiuto loro il Patriarca d’ Aquileia , ed Atfo Marchefe d’Efte , e formata una bell’Armata, marciarono fin fotto le mura di Trivigi, prendendo e Taccheggiando varie Terre. Finalmente per interpofizione di Gualla Vefcovo di Breccia, Legato della fanta Sede, e dei Rettori della Lega di Lom-(c) Annoiti Cardia , tanto fi picchiò, che i Trivifani reftituirono Feltre e Vaer.Mu- Belluno, e tornò la tranquillità in quelle parti. Non così av-xi venne a * Modenefi(c). Perchè erti tenevano la parte dell'Im-r°cTitaik. perador Federigo , i Bolognefi fecero un groiTo efercito , con cui fi uni»