Anno MCLXXVII 19 tunato Olmo. Fra gli altri lì veggono annoverati Alberto ed O-bi\\o Maroheji da Ejle con uomini cento ottanta , cioè con accompagnamento fuperiore a quello della maggior parte de gli altri Principi, che colà conccyiero. E quelli poi lì truovano con altri Principi regillrati in varj Diplomi dall’ Auguilo Federigo dati in Venezia nell’Anno lleiTo , lìccome ho io altrove dimollrato (a). (a) Anùchl-Si partì polcia da Venezia Federigo, dopo aver baciati i piedip al fommo Pontefice, e dato il bacio di pace a tutti 1 Cardinali, e Anuquit. andoflène a Ravenna, e di là a Cefena . Papa Aleflandro anch’ ^ahcamm egli circa la metà di Ottobre con quattro Galee ottenute da'Ve- l^erL '9' neziani, perchè già s’erano partiti i Legati del Re di Sicilia colle lor Galee, s imbarcò, e giunle nel dì 29. d’elio Mele a Siponto, e prefa la flrada di Troia, Benevento, e San Germano, con felicità e famtà arrivò ad Anagni verfo la metà di Dicembre, le non che in Benevento finì i fuoi giorni Ugo da Bologna Cardinale, in Averfa Guglielmo da Pavia Vefcovo di Porto, e Manfredi Vescovo di Palellrina in Anagni. Per attediato di Sire Raul, nel Settembre di quell’ Anno un orribil diluvio , tale , che di un limile non v5 era memoria, li provò nelle parti del Lago Maggiore, il qual crebbe fino all’ altezza di dieciotto braccia ( fe pure come io vo credendo, non è fcorretto quel tello ) coprì le caie di Let'a, con reftare allagati dal Fiume Ticino tutti i contorni, di maniera che dalla Scrivia s’andava fino a Piacenza in barca. Anno di Cristo mclxxviii. Indizione xi. di Alessandro lil. Papa 2.0. di Federigo 1. Re 2.7. Imperadore 14. INcredibil fu l’allegrezza di tutta la Chiefa di Dio per la Pace llabilita in Venezia fra il Papa e 1’ Imperadore. i Romani ne fecero anch’eglino fella (h) , confiderando il grave dan- (b) Card.de no, che loro era venuto tanto nello fpirituale , che nel tempora- Arag.inVit. le per le paffute difcordie, e per la lontananza del vero Pontefice: cominciarono fedamente a trattare di richiamar Papa Aleffandro Rer.luUcar, in Roma . Gli fpedirono a quello fine un’ Ambafceria di fette Nobili, pregandolo di ritornare alla fua Città. Prima di farlo, vol-le il faggio Pontefice, che fi acconciafTero le differenze paffate, e deputò Arrig Vefcovo d’Oflia , che con due altri Cardinali ne trattaffe co i SenatQrij ed egli intant© venne a Tufcolo, per ef-