Anno MCCXL; 255 Marchefe Azzo fu in quello medeiìmo Anno confegnata Argenta, Terra che gareggiava colle Città. Fece l’imperador Federigo nel Mefe di Maggio dare da’ fuoi un terribil guado al territorio Pontifìzio di Benevento ( a ). (a) Richard. Poi'cia nel feguente Agoilo ne ordinò anche l’attedio; ma quel Popolo con vigorofa refidenza gli fece conofcere l’illibata lua fedeltà verfo la Chiefa Romana. Motted poi nell’ Agodo Suddetto con poderofa Armata Federigo daCapoa, e il fuo difegno era d’entrare nella Campania Romana; ma o da, che vi tro-vade più oppoiizione di quel che credeva , o pure che fofle con-figliato a ripigliar più tolto de’paefi, che d potettero pretendere fpettanti all’Imperio : certo è, che fen venne a Ravenna (ó), (b) Rubeus dove ettendo mancato di vita Paolo da Traverlàra Capo de’Guel-Ru-fi, facile riufcì a lui dopo un breve attedio di rimetterla nel àì^p^jf' il. d’Agoilo lotto la l’ua ubbidienza. Di là pal'sò all’ attedio di Ctnta. An. Faenza, Città, che vigorofamente d tenne per alquanti Med . naL ¡¿‘¡°anr'd Inviarono i Veneziani nel Settembre di quell’Anno uno duolo a s.‘ Guài Galee in Puglia, che diede il guado a Termoli, al Vado , emanoìnChr, ad altre Terre di quelle fpiaggie con riportarne un ricco bottino . E nel Novembre per ordine di Federigo furono fcacciati dal Regno tutti i Frati Predicatori e Minori, a riferva di due nativi del paele per cialcuno Convento . Il Podedà Imperiale di Padova (c) ebbe in queft’ Anno battaglia con Azzo VII. Mar-(c) Annali chefe d’Elle pretto il Ponte Rotto , e riufcì vantaggiofa per lui, Verone,,f^ con aver fatti prigioni molti foldati d’etto Marchefe, fra’ quali halle. alcuni Nobili. Per Io contrario nel dì 16. di Maggio il Podellà Roland. ' di Verona con tutta la cavalleria e fanteria di quella Città andò^’^ cap‘ •?* verfo la Badia , Terra del fuddetto Marchefe Azzo, con intenzione di dar foccorfg al Cadetto di Gaibo attediato da etto Marchefe. Ma vergognofamente prefero dipoi etti Veroned la fuga , e quivi lafciarono tutte le lor barche e carra. Vennero allora alle mani del Marchefe le Cartella di Gaibo , e della Fratta , che per ordine luo furono diftrutte. Anche i Mantovani fecero ode contra de’Veroned , e giunti a Trevenzolo s’azzuffarono con ef-d, ma con riportarne la peggio. Vi redò morto fra gli altri il lor Podedà , che era Gherardo Rangone da Modena , e il lor Capitano Bocca d adno con affaiflìmi altri Mantovani fu condotto ne ceppi a Verona. Gli Aleffandrini , dati finquì uniti colla Lega Lombarda, fi diedero nell’Anno prefente all’Imperadore , con ricevere per loro Governatore il Marchefe Manfredi Lancia .