101 «j> aveva di riva d' approdo. Vedevasi un grande arco di mattoni cotti, i cui pie’ dritti erano due stipili di marmo rosso veronese, scanalati da due parti : il carattere, il gusto di quegli intagli, li fecero giudicare lavoro del XII secolo. Corrispondentemente, e sopra cadauno di quegli stipiti, stavasi inserita una grande bussola di marmo istriano, destinata in antico a contenere l’asta delle valve lignee, con cui chiudevasi l’ingresso. La base di quegli stipiti se ne stava circa due piedi sotto la odierna linea di comune alta marea. Cosil-fatta maniera di costruzione non lascia luogo a dubbiezze : essa, per la sua forma, fa conoscere che anche ne’ vecchi secoli colà v’ era un canale; manifesta un’antichità pari a quella del primo arsenale, e giunge con ciò a persuaderci che il rivo della Madonna, quale oggi si vede, è fra i più vecchi della città, ciocché a noi importava dimostrare. L’occhio diligente dello indagatore distingue ancora e riconosce, framezzo alle molte fabbricazioni ed ai molti cambiamenti che nel giro di tanti secoli si sono succeduti, le traccie del primiero ricinto, e ne sa scorgere le orme e gli avanzi. Quelle torri che ora sorgono lateralmente all’ ingresso marittimo, del tutto finite 1’ anno 1692, sussistevano (in dal principio, ma in rozzo gusto architettate ; vestigie dell’antico muro di cinta veggonsi tuttavia ; e basta esaminare le robuste muraglie clic partono da esse torri, e che ricompariscono, benché interrotte, da una parte nell’ interno dei fabbricati verso S. Martino, dall’altra continuano lungo quelli verso il riparlo dell’ arsenale vecchio, per restarne ad evidenza convinti. Che più ! Olire al tronco di torre a levante, del quale più sopra abbiamo ricordata la esistenza, possiamo aggiugnere che, pochi anni or sono, non era affatto smarrita e ancora riconoscere polevasi la situazione di quella torre che anticamente sorgeva sull’ angolo a scilocco del primo arsenale, come appunto comparisce nell’antica pianta pubblicata dal dotto Temanza. Ed ecco come sovente le osservazioni locali possono, quando che sia, supplire alla mancanza delle storiche narrazioni, o servire almeno a rettificarle ed a grandemente illustrarle.