*4D 37 6 Annali d’ Italia; Anno di Cristo mcclxvii. Indizione x. di Clemente IV. Papa 3. Imperio vacante. Dappoiché’ fu il Re Carlo in pacifico poiìeiTo della Sicilia e Puglia, ficcome Principe infaticabile e di grandiofi pen-fieri, rivolfe il fuo ftudio ad abballare e fradicare, fe gli veniva fatto, il partito de’Ghibellini in Italia. Spedì a quefto fine in Tofcana ad iftanza fpezialmente de’Fiorentini e Lucchefi il Conia') Ricord.te Guido di Monforte con ottocento cavalieri Francefchi (a). Ar-Malaf.c. i8j. rjvò quefii a Firenze nella Pafquc-i di Rifurrezione ; ma non afpet-tarono già Farrivo di quella troppo fofpetta gente i Ghibellini Fiorentini, e ritiraronfi volontariamente chi a Siena, e chi a Pila. Allora fu, che il popolo di Firenze diede la fignoria della lor Città per dieci anni avvenire al Re Carlo , il qual fece alquanto lo fchivo, ma in fine accettò la proferta, e cominciò a mandar colà i fuoi Vicarj. Occuparono ancora i Guelfi Fiorentini tutti i beni de i fuorufciti Ghibellini, con dividerfeli fra loro. In quelli tempi fu elfo Re Carlo dichiarato dal Papa Vicario della Tofcana, ,naid vacante l’imperio. Dai documenti recati dal Rinaldi (¿) appari’ il Ann. Ecc'JcQ , che il Pontefice non gli diede, nè egli prefe quefto grado, fe non per pacificare ed unire i Popoli della Tofcana, con obbligo di deporlo, fubito che folle creato un Re de’ Romani, o un Imperadore con approvazione della Sede Apoitolica. Ma i Ghibellini chiedevano, chi avelie dato Diritto al Papa per far da Padrone del Regno d’Italia. Inoltre fpacciavano tutte quelle belle parole, e tutti que’movimenti per furberie, tenendo per fermo, che fotto le apparenze di Paciere fi nafcondeile il vero difegno di atterrare affatto la parte Ghibellina ed Imperiale, e di occupare il dominio di tutta l’Italia : il che le riufciva , ben fi sa di che capace fia l’umana ambizione. Ad abbandonar gli acquifti effa ha troppo abborrimento ; e al Riccio ballò il poter folamente entrar nella tana. In fatti nel Luglio del prefente Anno le genti d'elio Re Carlo co’Fiorentini Guelfi cominciarono la guerra contro a i San e fi, che tenevano a parte Ghibellina. In quefto mentre le mafnade Tedefche di Siena e di Pifa con intelligenza de’ Ghibellini di Poggibonzi, entrarono in quella Terra: perlochè il Maliscalco del Re Carlo, lafciati ilare i Sanefi, imprefe l’af-fedio di Poggibonzi. Arrivò a Firenze lo Hello Re Carlo nel Me- fe d’