2.98 Annali d’Italia tri Luoghi dianzi ribelli , Scorgendo la difficultà di poterfi Soile. nere , dappoiché era mancata la vita e potenza di Federigo Im-peradore, erano tornate all’antica ubbidienza del Comune di (a ) Matth. Genova. Quivi Scomunicò il Re Corrado, (a) i Pavefi, Cremori.’ Hl^' ne^ > ed alcuni Popoli del partito Imperiale. SciolSe dalla Scomunica Tommajo di Savoia, già Conte di Fiandra, e gli diede per Moglie una Sua Nipote con ricca dote . ConcorSero alla Città di Genova i Podeftà, e gli AmbaSciatori di tutte le Città, e de i Principi, che erano del Suo partito , e particolarmente quei di Milano, BreScia , Mantova e Bologna. Diede loro il Papa benigna udienza ; e perché deaeravano, eh’ egli paflaiTe per le loro Città, determinò di compiacerli. Sul fine adunque di Giugno venuto a Gavi e Capriata , Su quivi accolto dalla milizia Mila- (b)Annaies nefe (¿) e Scortato, perchè Vercelli tuttavia Seguitava la parte Mtdiolin. Imperiale , e nel dì 7. del MeSe Suddetto entrò in Milano , ac-Rer. Italie, coltovi con grandioSo e mirabil incontro , e Somma divozione da quel Popolo, e preSe alloggio nel Moniilero di Santo Ambroiio. E perciocché era morto in Genova il loro Podeftà , ne diede loro un nuovo, cioè Gherardo de’Rangoni da Modena. Fermofli poi per varj affari il Pontefice in quella Città lo Spazio di Seffanta-quattro giorni. E’lecito il credere, che uno de’più importanti Soffe quello di fiaccare dal partito Ghibellino la vicina Città di Lodi. Nata in quella Città diScordia Sra due Famiglie potenti (cìGuaivan. ( c ) , cioè fra i Viilarini e gli Averganghi, queili ultimi ricorfi ^Manip!Fior. a Cremona, v’introduffero un preiìdio Ghibellino. MiSe per cap. »8?. quello il Papa l’interdetto in quella Città , perchè allora fi contava per delitto da galligar coll’armi Spirituali il Seguitar la fazione Imperiale. Ciò udito i Milanefi , Senza Sarfi molto pregare da Sozzo de’Viilarini, moflero il loro eSercito, ed entrarono aneli’eiìi in Lodi, e cominciarono a disputarne il poffeffo a’ Cremonefi. Vera anche Eccelino da Romano con BuoSo da Doara, Se crediamo a gli Storici di Milano ; ma Secondo la Cro-( 1) Pari/, ile nica VeroneSe (¿) v’intervennero Solamente gli AmbaSciatori di Ctrejnnal. cIuel Tiranil° > cioè Federigo dalla Scala , e Rinieri dall’ ISola . Verone nfès E Secondo la Cronica di Matteo Griffone (e ) , BuoSo Solamen-Tom. 8. te nell Ottobre di queil’ Anno Su rilaSciato dalle carceri di Bolo-gn,a • Finalmente i Cremonefi , non potendo reiiftere alla forza de Griffoni- de’Milanefi, voltarono le Spalle, e Lodi reftò in potere d’effi 7WM^°f' Milanefi , che ne diedero il dominio per djeci anni a Sozzo de’ Rw.’ 'liaiii. Viilarini > e vi diruparono il Cailello dell’imperadore . Scrivono i Sud-