Annali d* Italia;
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           Anno di Cristo mccl. Indizione vili.' di I N NO CENZO IV. Papa 8. di F E D E R I G O II. Imperadore 31.
On pafsò l’Anno prefente fenza memorabili avvenimenti . Lagrimevole fu quello della facra fpedizione del fanto Re di Francia Lodovico IX. in Egitto . Già egli ejra padrone di Damiata ; fi magnificava dapertutto in quelle parti la fua probità , e il valore delle fue armi per varie rotte date a i Saraceni , talmente che ( fe pure è mai verifimile ciò , che racconta il Jonville ( a ) ) dopo le disgrazie , che fra poco accennerò* <a) Johvill. avendo que’ barbari uccifo il loro Sultano , fu dibattuto non poco fra loro, fe doveano proclamar Lodovico Re di Francia per loro Imperadore. Eranfi in oltre coloro ridotti a chieder pace (¿) , e ad efibirgli la reilituzion di Gerufalemme e de gli altri (bìNahgìus, Luoghi di Terra fanta tolti a i Criftiani , purché rendeiTe loro ^ParisTliii. la Città di Damiata. La fuperbia , la difcordia , l’avarizia de’ Configlieri e Baroni del Re non permifero, che fi accettale così vantaggiofa offerta. Invioffi poi 1’Armata Regale alla volta del Cairo, ma fu arreilata in cammino dalla Fortezza di Maffora-Quivi ilando , nè potendo ricevere viveri da Damiata, perchè i Saraceni prefero i palli per terra e per acqua, T efercito per la fame e per le malattie epidemiche infortevi cominciò a venir meno, e calando ogni dì più il numero de’combattenti, il Re anch’ egli infermo determinò di tornarfene a Damiata . Ma nel viaggio affali ti i Cri ili a ni dairimrnenfo efercito di quegl’infedeli , nel di cinque d’Aprile furono fconfitti , e il fanto Re co’ Principi fuoi fratelli, e con un gran numero di Baroni , e dodici mila di gente baffa, rimale prigione. Non so fe abbia buon fondamento il dirfi da Giovanni Villani (c), che il Re fu mef-c)Glovanni fo ne’ ceppi. Forfè fu su i primi giorni. I più antichi Scrittori tif™* ^°r'Scrivono, ch’egli dipoi fu onorevolmente trattato da que’ barbata '3s. ri. Per liberarli convenne rendere Damiata, e promettere di pagare fettanta mila bifanti Saraceni. Il Villani fuddetto die« ducento mila di Parigini. Ma i più accertati rifeontri fono> che il rifeatto fuo e di tutti i Baroni, e del reilo de’prigioni afeendeffe ad ottocento mila bifanti d’oro. Fecefi una tregua, che fu mal efeguita da que’perfidi. Doveano rimettere in libertà le molte migliaia di prigionieri j nè pur mille ufcirono dalle
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