Anno MCCLXIII. 557 zion Ghibellina , e però trovandoli col Cardinale Ottaviano de gli Ubaldini Ottone Visconte, ad iilanza d’eiìb Cardinale fu quelli creato Arcivefcovo di Milano.: cofa notabile per la Scoria di Lombardia, perchè di qui ebbe i fuoi principj la fortuna e potenza de i Visconti di Milano . Informato di ciò Martino della Torre, fe l’ebbe forte a male, tra per veder tolta alla iua Caia l’iniìgne Mitra di Milano, e perchè Ottone, lìccome di Ca-fata Nobile, avrebbe tenuto il partito de gli altri Nobili fuo-rufciti fuoi nemici, ed oppoili al governo Popolare dominante in Milano: nel che non s’ingannó. Gli Annali Milanefi (a), ed (a) Annales altri Autori, mettono prima di queft’Anno la morte di Leone , T„,dn‘°^nRfr e l’elezion di Ottone. E veramente par difficile l’accordar ciò, eh e iuiic. fegue, colla Cronologia di Galvano . Per ordine dunque del Pontefice venne il nuovo Arcivefcovo Ottone in Lombardia, (/>) e andò nel dì primo d* Aprile (b) 'Stephui a pofariì in Arona, Terra della fua Menfa fui Lago Maggiore. Hy[m“rcato, A quello awifo i Torriani col Marchefe Oberto fecero olle io- Tom. $ pra quella Terra, e non men coll’armi, che coll’oro i'aggiamen- Rer' ltdllc• te adoperato, la riduiTero a i lor voleri. Ottone fecondo i patti ufeito libero di là, fe ne tornò a Roma; e i Torriani fpianaro-no nel dì cinque di Maggio la Rocca d’Arona, ed appreffo quelle eziandio d’Anghiera e di Brebia, fpettanti all’Arcivefcovato (c) . Nè di ciò foddisfatti occuparono 1’altre Terre e rendite de ( c) Cfironìc. gli Arcivefcovi: per le quali violenze fu meffa la Città di Mi-lano fotto l’interdetto. Ma non andò molto, che gravemente R^iuilc. s’infermò Martino dalla Torre , ed allorché vide in pericolofo ilato la fua vita, il Popolo Milanefe eleffe in fuo Signore il di lui Fratello Filippo. Morì pofeia Martino, e gli fu clara iepol-tura nel Moniitero di Chiaravalle nel dì 18. di Dicembre, pref-fo Pagano dalla Torre fuo Padre. In queilo medeiìmo Anno la Città di Como più che mai fu fconvolta da due fazioni , 1' una de’Rufconi, e l’altra de’Virani. La prima eleiTe per fuo Signore Corrado da Veno-fa; e l’altra il fuddetto Filippo dalla Torre. Prevalle la poffanza di Filippo, e perciò a lui reftò l’intero dominio anche di quella Città. Parimente in Verona ) (d) Paris de Ma/lino dalla Scala maggiormente affodò i! fuo dominio, con yTrincnf' Scacciarne Lodovico Conte di S. Bonifazio, e tutti i fuoi ade Tom. t:n. renti, cioè la parte Guelfa; nè da lì innanzi la Cafa de’ Nobi- Rer'Italic’ li da S. Bonifazio, che tante prerogative in addietro avea goduteci«. quella Città , vi potè da lì innanzi rientrare , per ricu-Tomo Vii. Z. 3 perar