3zo Annali d* Itali X. viofli dipoi l’infaticabil Manfredi a Taranto per defiderio di fog-giogare l' opinata Città di Brinditi . Ebbe il contento di veder venire quel popolo a’ fuoi piedi, e di riceverlo in gra2Ìa fua . La fola Città d’Ariano, forte per la fua fituazione , reilava in quelle parti ripugnante al fuo dominio . Molti di Nocera, tingendoti banditi da’ fuoi, s’introduffero colà, e levato rumore una notte, tal confusione produifero, che gli ilefiì Cittadini fi dannarono l’un l’altro. Cosi fu prefa la Città e diftrutta ; e il reflo de gli abitanti diilribuito per altri Luoghi del Regno . L’Aquila , Città nuova , perchè ne gli Anni addietro fondata dal Re Corrado, era già pervenuta ad una gran Popolazione , e fin qui avea tenuta la parte del Papa. All’ intendere i continuati prò-greifi di Manfredi, giudicò , che più non era da indugiare a fot-toporti, e però a lui fpediti fuoi Ambafciatori il riconobbe per (a) Sabas fuo Signore. Ma fecondo Saba Malafpina ( a ) fino all’Anno 1258. Hìfiofpina quefta Città fi tenne per la Chiefa ; e ne abbiamo anche delle lib. 3. cap. 1. pruove dal Rinaldi ( b ). (b) Raynai- Cosi’ procedevano gli affari della Sicilia e della Puglia. Paf- dus Armai. 4 , 111** i* *ti • • • r i* Ecclej. li amo ora ad un avvenimento della Marca di Irivigi , o lia di Verona, che fece gran ilrepito in quell’ Anno per tutta Italia . I gemiti de’ miferi Padovani per le enormi crudeltà di Ec-(c ) Roland, celino da Romano (c), le iftanze continue di A^o VII. Mar- 1 8\ionachus d’Effe , e i tanti richiami de’ circonvicini e de gli efiliati, Patavìnus mofsero a compaffione il buon Papa Aleffandro IV. e a defiderio ìnChronico. ¿{ rimediarvi. Dichiarò dunque fuo Legato nella Marca di Tri-pJo°nen/0n vigi Filippo, eletto At-cìvefcovo di Ravenna , il quale venuto a