Annali d’Itaiia, diMilano , e i Vefcovi di Faenza ( come ha Bernardo il Teforié- (a) Bernard, re (a), e non già di Genova, come il Vitry ) di Reggio, e di ìhejaurar. Bre 1 cia . Vi giuni'ero ancora i Legati deli’Imperador Federigo , Tornava• portando nuove, ch’egli in perfona verrebbe. Aderat & Italia: Rer. Italie, milìtla coptofa. Noi Tappiamo dall’ Annaliita Rinaldi (¿), c^ie Papa Onorio III. cominciò a far di gravi doglianze contra dell’ nal. E celif. Imperador Federigo, perchè non avelie adempiuta la promeffa di mandar un gagliardo foccorfo a i Criitiani guerreggianti in Egitto. Ma certa cofa è, ch’egli con buon animo finqui ioddis-fece all’ impegno prefo col Papa ; perciocché Tpedì colà una (c) Rtchar- flotta di quaranta Galee ben armate (c), lotto il comando di dus aS. . i ..... v Germano. Arrigo Conte di Malta , il più bravo e iperimentato Capitano Bernardi mare, che allora ci foffe , accompagnato da Gualtieri di Pa- mjupla.’ ^ear Tuo gran Cancelliere. Non so io dire, Te in quefto fluolo jieno compreTe otto Galee condotte dal Conte Matteo di Puglia, u4nnai. Gc- cjie jdC0p0 ¿3 Vitry, e Bernardo TeToriere Tcrivono effer giunge/;/. I 1 y 7 , » Tom. vii te di Luglio a Damista, dopo aver preio in viaggio due JNavi B-er. Italie. CorTare de Saraceni. Sembra ancora , ch’egli fomminiflraffe Legni pel traTporto del Duca di Baviera, che affrettato daeffoAu-guflo, con gran copia di Nobiltà e di Toldateiche della Germania approdò a Damiata. Era già inl'orta diTcordia , Tpezialmen-te per la fìgnoria di Damiata, foffiando l’intereffe e l'ambizione nei cuor di molti , più che l’amor della Religione , fra Giovati-, ni Re di Gerulalemme, e Pelagio PortogheTe , Cardinale , Ve-icovo d’Albano, e Legato Pontificio, uomo teflardo , a cui viene da alcuni attribuita la rovina de gli affari della Criilianità in Oriente. Prete il Re alcuni pretefli, e fi ritirò ad Accon -, e in-fd) Gode- tanto il Legato Tcomunicò i di lui aderenti. Trovandoti poi que-fndus Ml>- fto Legato con una sì fiorita Armata , che Godifredo Monaco (d) ™cnhr“Ìi fa afeendere a quafi ducento mila perTone , ma che di gran lunga minore vien afferita da altri , non volendo ilare in ozio , pro-poTe di far qualche grande imprefa . Trovò, che le milizie non ti volevano muovere Tenza avere alla tefla un Generale di Tpe-rienza , cioè il Tuddetto Re Giovanni, parendo loro , che un Che-rie o , benché d’altiflima Dignità, non foffe atto a maneggiar il ballon del comando. Perciò il Legato fu coflretto a pregare il Re, che tornaffe, promettendo di pagargli cento mila bifanti , che gli dovea. Venuto il Re, e tenutoti configlio di guerra , fu egli di parere , che fi aveffe da andare a dirittura a rifabbricar Gerufalemme , e a riacquiflar quel Regno : coTa allora facile