Annali d’ Italia. po forte , ma fece ben mettere a facco e fuoco tutto il fuo Contado , e la riilrinfe con un vigorofo blocco. Quefto nulladimeno baftò a far prendere a quel Popolo la rifoluzione di arrenderiì a buoni parti: con che Manfredi già divenuto padrone di tutto il Regno di quà dal Faro , nulla ebbe in Sicilia , che più contraibile al fuo volere e dominio . Non feppe trovar pofa A^o VII. Marchefe d Ette , finché vide le Rocche di Monfelice, e le due fa)Ro laniin. fue Fortezze di Cerro e Calaone in potere di Eccelino .(a) Ad k ,0-caP-'3- effe aveva egli già porto il blocco. Gli riutcì nella Primavera di quell’ Anno di guadagnar con danari e promerte di molti vantaggi Gherardo e Profeta Capitani del Tiranno , che tuttavia difen-deano i Gironi fuperiori di Monfelice ,• e in quefta maniera liberò quell’ importante fico. Nè pafsò molto , che fe gli renderono ancora le Cartella di Cerro e Calaone: con che nulla reftò in quelle parti al Tiranno. Dimorava intanto erto Eccelino in Veto) Paris rona nè più potendo dar pafcolo all'inumano fuo genio con-thronìc tra de’ Padovani, fi diede a stogarlo contra de’Nobili e Popolari Veroncnf. d’erta Verona. Fece egli prendere in queft’Anno Federigo e Bo-n^az*° Fratelli della Scala , Famiglia , che comincia ad appari-aic’ re diftinta in quella Città , e tutti i loro aderenti, ed incolpatili di voler dare la Città di Verona a i Mantovani , e al Marchefe Azzo, li fece nel Mefe d’Ottobre ftrafcinare a coda di cavallo, e bruciar pofcia vivi. A forza ancora di tormenti fece morire Anfedifio fuo Nipote, per non aver laputo difendere Padova, permettendo Iddio, che quefto iniquo Miniftro delle crudeltà del Zio riceverte da lui ftertb il meritato gaftigo . In quello medeiìmo Anno nel dì 8. di Maggio Alberico da Romano , il quale dominava in Trivigi, effendo, o pure fingendo d’effere nemico di Eccelino fuo Fratello , e di feguitar le parti della Chiefa , fi cavò in fine la mafchera , e fece non folamente pace, ma anche Lega con erto Eccelino , con dargli in ortaggio tre fuoi Figliuoli. Seguitò dipoi Alberico ad eferci-tare anch’egli la crudeltà contra de’Cittadini di Trivigi, aflaif-fimi de’quali sbanditi dalla patria, fi rifugiarono fotto i’ali de’ Padovani e Veneziani. Era inforta nel precedente Anno una fiera diicordia civile fra i Guelh e Ghibellini di Brefcia. Prevalfero gli ultimi , confidati nelle forze di Eccelino, e del Marchefe Obeno Pelavicino, che allora mettevano a facco il Contado di Mantova . Incarcerarono , o fecero fuggite molti de gli aderenti alla Chiefa . Ebbero nondi- me-