Anno MCCXLII: tò Eccelino nel Seguente Giugno , per far difpetto ad Alberico fuo Fratello , a dare un fierirtimo guaito al territorio di Trivigi. Lo ftefTo trattamento fece dipoi a quello d’Efte, e tornato a Padova attefe da lì innanzi a far fabbricare in quella Città un Cartello con orride ed infernali prigioni, nelle quali col tempo morì ancora quell’ Architetto , eh’ egli avea Scelto per farle ben tene-brofe e fcomode a chi per fua difavventnra vi capitava. E ben poco ci voleva fotto quel tiranno a capitarvi. Alcune altre conquiste di Cartella fatte per Eccelino dalla parte di Vicenza , fi leggono nella Cronica Vicentina di Antonio Godio ( a ), Au (.») Automa* tore, che eziandio rapporta le crudeltà commeiTe da lui in quel- in la Citta . Tom. S■ Reri Per vendicarli i Milaneli de’ Comafchi , da’ quali rertarono /'istraditi nell’ultima venuta di Federigo Sul Milanefe , (¿) fece mÌcIioITió. ro orte cantra di loro, mettendo a ferro e fuoco il loro dirtretto Rer. Uahc. fino alle porte di Como . PreSero e Smantellarono le Cartella di Lucino , e di Mendrifio. S’impadronirono di quello di Bellinzo -nìp.Flor. na, e gran danno recarono ad altri Luoghi. Per atteftato di'*2?0; Riccardo da S. Germano (c) , avea Federigo in Puglia e Sicilia s. 'gIt-fcitto un armamento di cento cinquanta Galee, e venti V a(ce\X\, mano m Chr. da fpedire contro a i Veneziani, e Genovefi . Per quefto i Veneziani (¿) ufeirono in mare con Seffanta Galee ; ma nulla eb- . bero da faticare, perchè la Flotta imperiale comandata da An- Rer."'Itàlici' faldo Mari Genovefe , s’inviò contra de’ Genovefi: nel qual tempo anche il Marthefe Oberto Pelavicino per terra con grande sforzo nel dì io. di Giugno venne fino a Porto Venere , ed im-prefe poi 1’ artedio di Levanto . ( e ) Aveano gli animoti Geno- (e) Cafftrl veli grà fatto un preparamento di ottantatrè Galee , ed altri Le- ^enf'hb'^. gni minori , e ali’ avvilo de’ nemici torto imbarcati volarono in Tom. 6. traccia d’erti. Fu preeipitofamente levato f artedio di Levanto ;Rer'lulic* la Flotta di Federigo sfuggì Sempre ogni cimento , qua e là ritirandoti , ma infeguita Sempre da’ Genovefi ; e così terminò V Anno fenza vantaggio alcuno delle parti. Ma non lieve guadagno fu per la Lega Pontificia, l’aver indotto nell’Anno prefen-te a forza di danaro Bonifacio Marc/iefe di Monferrato , Manfredi Marchefe del Carretto , e i Marchefi di Ceva a far pace e lega co i Genovefi, Milanefi , e Piacentini , con obbligarli que’ Marchefi nelle mani del Legato Apoftolico di abbandonare la parte dell Imperadore , di difendere a rutto lor potere la Santa Chiefa Romana , e di far guerra viva a i nemici d’ erta e de i Tomo VII. jR j iud-