Anno MCCVIII. i5I efli. Gherardo Maurifio, Scrittore parzialiifimo della Cafa d’ Ec-celino, fcrive , ch’egli ebbe la fortuna di falvarfi co’ fuoi do- fio la rotta fuddetta ; e che avendo poi il Marchefe Azzo meffo ’ aifedio alla Fortezza di Garda, e ridottala a tale, che già alla guarnigione erano mancati i viveri, Eccelino con alcune fchie-re d’ armati raunati in Brefcia comparve all’ improvvifo fotto Garda, e la fornì di vettovaglie per un Anno: ficchè fu obbligato il Marchefe a ritirarfi. All’ incontro abbiamo dal poco fa mentovato Parifio, che Garda fu prefa dal Marchefe , e condotti prigioni ad Efte tutti que' difenfori : il che vien anche aiTerito da Andrea Dandolo ( a ) . (a) Dandul. Qui’ non fi fermò 1’ attività e il valore del Marchefe d’ Efte. j0^hrl°2n‘^er Venuto a Ferrara con grande sforzo di gente, ne cacciò Salìn- ìtalicar. guerra Capo de’ Ghibellini. E allora fu, che il Popolo di Ferrara, per mettere fine alle interne fu e turbolenze, determinò di metterfi nelle braccia d’ un folo, e di proclamare per fuo Signore il Marchefe . Fu efeguito il penfiero , e data a lui una piena balia fopra quella Città e fuo diftretto con uno Strumento, che fi legge nelle Antichità Eftenfi(/>). Di quefto fuo do- Antichi-mimo in Ferrara abbiamo anche la teftimonianza di Gherardo p Maurifio. Ne gli Annali antichi di Modena (c) è fcritto, che (<) Annali Saliaguerra cacciato da Ferrara, fi ricoverò in Modena. E me- Mu~ rita rifleifione , che il predetto Marchefe Azzo fu il primo, per Tom 'u. Rer. quanto io fappia , che acquiftaffe Principato in Città libere , 'linear. per volere de’ Cittadini, acciocché ceffaffero gli abominevoli effetti delle fazioni e guerre civili : il che fervi pofcia d’ efempio ad altre per fare lo fteffo. Venivano allora così fatti Principi confiderati come Capi delle Repubbliche , perchè tuttavia re-ftava il nome e 1’ autorità d’ effe Repubbliche . La Lega fatta dallo fteffo Marchefe colla Città di Cremona nelle fuddette Antichità Eftenfi fi può leggere. E d’un’altra inabilita col Popolo di Ravenna parla Girolamo Roffi (d). Ricuperò ancora il Marchefe ^ Rultus la Fortezza di Pefchiera, e quivi caduti nelle fue mani i Mon- mnor.R*-lecchi, li mandò nelle carceri d’Efte. A quell’affedio interven-vennpJrJe nero i Veronefi e Mantovani co i loro carrocci. Trovafi poi ne’ CentaChr* fuddetti Annali di Modena, che in queft’ Anno il Popolo Mode- Vnon.T. 8. nefe andò in aiuto de Mantovani, perchè loro fi era ribellata Suzara. Secondo la Cronica di Reggio (e) ali’ affedio di quella Ter-ra furono i Mantovani, il Marchefe d’Efte, i Modenefi, e Cre- rZ'.f.Rer. xnonefi. Ma fopragiunti i Reggiani co i lor Collegati, fi fciolfe ìtalicar, I z quell’