Anno MCCLXVI. 375 Sommo Pontefice, e di liberar la Città dall'interdetto e dalle Ceniure incorfe per la loro aderenza al Re Manfredi. Con ri-metterrt a quanto averte ordinato il Papa , e con depofitare in Roma trenta mila lire, furono riconciliati nel dì 15. d’Aprile dell’ Anno prefente. Durando tuttavia la guerra fra i Genovefi ( a) (a) Caffhri e i Veneziani, mifero i primi in corfo ventifette Galee, delle qua- Annui. Geli fu Ammiraglio Lanfranco Borboiino. Arrivato cortili a Tra -Tcm^e."' pani in Sicilia, ebbe nuova, che lo rtuolo delle Galee Venezia- far. Italie. ne iì trovava in Meflìna; e benché fi dicefle, che quello era inferiore di forze , e i Consiglieri più faggi voleflero battaglia , a-derì al parere de’vili, e ritiroffi a terra, con far legare ed incatenar le fue Galee. Giunfero i Veneziani, ed accordìi dello sbigottimento de’nemici, a dirittura dirizzarono le prore addoffo alle Galee, e tutte nel dì 23. di Giugno a man faiva le prefero, ertendofi gittati in mare e fuggiti a terra i Genovefi. Tre d’ erte diedero i vincitori al fuoco, 1*altre ventiquattro ritennero, con far prigione chiunque non s’era fottratto colla fuga. Portata la dolorofa nuova a Genova, armò torto quel Comune altre venticinque Galee fotto il comando d’Obertino Doria, il quale pafsò fino nell’Adriatico in traccia de5nemici, ma lenza incon-trarfi in loro. Prefe egli la Canea , e tutta la confegnò alle fiamme, nè avendo potuto far di più, ritornò alla Patria. D’altri danni vicendevolmente dati e ricevuti da quefti due emuli Popoli, parla il Continuatore di Caffaro, iìccome ancora il Dando- 10 (¿), il quale non ebbe notizia del fatto di Trapani, tertè ac- ^ chrlnkò cennato. Eranfi ridotti i nobili Ghibellini fuorufeiti di Modena Tom. 12. (c), appellati i Grafolfi, nel Cartello di Monte Vallaro , fra’qua-J^^¡,s 11 furono i principali Egidio figliuolo di Manfredi de’Pii, quei di yetir. m‘Ù S Gorzano , e i Conti di Gomola, in numero di circa mille perfo- tinenf. t. n. ne. La fazion Guelfa di Modena, fopranominata de gli Aigoni,7^ Itaìlc‘ avendo prefi al foldo molti Tedefchi, e ottenuti de i rinforzi da Parma, Reggio, Bologna, e da i Guelfi di Tofcana, fi portò all’ afledio di quel Cartello. Vi feguirono di molte prodezze dall’una parte e dall5altra ; ed ancorché Manfredi de’Pii, accorfo da Mon-tecuccolo con altri Grafolfi e molti foldati Tedeichi, e cavalieri di Tofcana, e ducento cavalieri di Bologna della fazion Lambertaccia, fi foflero raunati per dar foccorfo all’aifediato Cartello, non fi attentarono pofeia a partar più oltre. Il perchè prefTati dalla mancanza de’viveri e dalla forza, gli artediati, dopo c-flerfi di-fefi per più di cinque Settimane, capitolarono la refa, Salve le loro perfone. A a 4 Anno