Anno M C C L I X. 341 dalla pottente Famiglia da Sommariva, coll’efercito andò fotto quella Città, nè folamente coftrinfe a partirne i Nobili, ma ancora divenne egli padrone di quella Città . Ciò non oftante, in confiderando 1’ odio , l’invidia, e la forza de’ Nobili Milanefi nemici fuoi, e temendo d’edere un dì o l’altro abbattuto, pre-fe la rifoluzione di gittarfi anch’egli nelle braccia del Marchefe Oberto Pelavicino, figurandofi di poter continuare la fua autorità fotto l’ombra di lui. Operò dunque , che il Popolo Milane-fe prendeife per Signore eifo Marchefe folamente per cinque anni col falario annuo di quattro mila Lire . Si trasferì pertanto Oberto a Milano con fecento cavalli ed altra foldatefca, parte Cremonefe, e parte Tedefca , e ricevuto con grande onore da i Milanefi, diede principio al fuo governo, e dipoi vi lafciò per Governatore Arrigo Marchefe di Scipione fuo Nipote. Ed ecco che quando ii credea a terra la fazion Ghibellina per la morte
  • . g. Anno a Genova il Cardinale Ottobuono del Fiefco, Zio materno T^'ftalk d’etti Principi per pattare ad Aiti, e trattare della lor libertà. Tomo VII. Y 3 Pro