Anno MCCCCXXXVI. 169 chiaviti! la Campagna di Roma, nel dì 15. di Maggio reflò dalle genti d’effo Patriarca sbaragliato e prefo. Fu condotto a Piper-110, dove per ordine del Patriarca gli fu mozzato il capo. Que-fle prodezze del Vitellefco, e molte altre Terre da lui prefe e faccomanate , tuttoché non molto convenevoli a perfona di Chie-fa, pure portarono la pace e quiete a Roma, e a’ fuoi contorni di modo che effendo egli andato a Roma nel dì 29. d’A goffo , dal popolo Romano fu ricevuto come in trionfo, e gli furono anche donati mille e ducento Fiorini in una coppa d'oro . Per que-flo andò crefcendo la di luifuperbia, con divenir nondimeno maggiore la fua crudeltà. Anno di Cristo mccccxxxvii. Indizione XV. di Eugenio IV. Papa 7. di Sigismondo Imperadore 5. S’Andarono fempre più imbrogliando gli affari del Papa col Concilio di Bafìlea. Pretendeano que’ Padri non fola-mente di riformar la Chiefa, che ne abbifognava allora non poco, e i Papi medefìmi, ma voleano in tutto e per tutto farla da Papi, anzi da più de i Papi : cola che Eugenio non volea fofferire. Andò sì innanzi il rifcaldamento de gli animi, che il Concilio giunfe a citare il Papa a riipondere a varie accufe propofle contra di lui per cagion delle Riferve de’Benefizj , delle Annate, del non ammettere le Elezioni, di praticare apertamente , come effi diceano, la Simonia, e fopra altri punti (a). Dal che irritato Eugenio pubblicò una Bolla, con cui di-(a)fUynaid. chiaro fciolto il Concilio in Bafìlea, e determinò Ferrara pelAnn- Ecclef’ Luogo, dove s’avea da tenere da lì innanzi il Concilio , al quale ancora invitò i Greci. Intanto il Patriarca Vitellefco, che nel precedente Anno avea tolto Paleftrina a Lorenzo Colonna, nel dì 20. di Marzo mandò colà guaflatori , che interamente la diroccarono e fpianarono, fìcchè rimafe affatto difabitata e un mucchio di pietre. E di quefto àncora, perchè creduto ordinato dal Papa, fu fatto a lui un reato da i Padri del fuddetto Concilio. Tenea mano a quefla difcordia Aljonfo Re d'Aragona. Non avendo Papa Eugenio voluto accordargli l’Inveftitura del Regno di Napoli, richiefla da lui parte colle preghiere , e parte colle minaccie, ixccome quegli, che già favoriva il partito