Il che il voier dirne di più, farebbe un oltrepafTare i termini della brevità , che io già fui principio mi prefiiìì, ed un abufare della pazienza di chi legge. Rifpetto poi all altro, che fono i coftumi dell’ Eccleixaftica Gerarchia , ed in fpecie de’fupremi Capi di ella, che viffero in quello Secolo, di cui ii dà la Storia, niuno giammai ha pretefo, che i Tapi follerò impeccabili, e che alcuni di elfi non fiano caduti in ?arj difetti. Potea nondimeno il celebre noilro Annalilla ufare più moderazione nel riferirli, e lervirfi altresì di Autori più discreti, e' più liberi dallo fpirito della paiTione, di cui, o poco, o affai in que’ tempi veramente infelici fi lafciavano trafpcrtare gli Scrittori delle memorie cl’ allora ; e quel eh’ è intollerabile, fpeifo contaroniì tra quelli i domeltici de’Pontefici ftelfi, pafeiuti da effi, ed elaltati j acciocché fempre più s’ avveraffe ciocché leggefi nelle làcre Carte: Inimici ho mini, s domeflici ejus . lo non intendo qui fare 1’ Apologia di alcuni Papi, e Cardinali, i difetti de’quali fono in quello Tomo riferiti da Scrittori contemporanei sì, ma fatirici, e maldicenti, lafciati da parte molti altri il-lullri Autori, i quali diverfamente narrarono le cofe accadute. A cagion d’efempio, delle azioni di Siilo IV. molto fvantaggiofamen-te parla l’Infelfura, e pure diverfamente han parlato di elio Autori graviffimi. Ecco colà leggefi prelfo il Ciacconio nella Vita di Siilo IV. Onuphrius Panvinius, Philippus Bergomas, & alii, a vir-tuie, a Uteris, a rr/anfuetuòine , liberalitate, grato animo, ac ^elo Fi-dei propaganda, tuendeeque dignitatis laudani abunde. Ubertus Fohet-ta cum òiffajo elogio cohoneflat. Fuìgofius non inepte cum Nicolao V~. edam Liguri (ludet Comparare. Papirius Majfonius praaltum ingenium a natura accepijje, gravijfimarum artium ¡capax , eumque magnitudine • animi maximis Europee Regibus non imparem fu’ffe ajfirmat. Che fe poi quello Pontefice, ed altri ancora avelfero in qualche cofa mancato, o pure fi fodero fatti predominare dall’ eforbitante amore de’ fuoi, non dee recare maraviglia alcuna, elfendo ancor elfi Itati uomini foggetti alle paffioni : Omnis Ponti/ex, dice l’Apoltolo, ex ho-minibus affumpius, prò hominibus conjluuitur ..... qui condolere pojjìt iis, qui ignorante & errant, quoniam & ipfe circuniòatus efl infirmiate . Non era però necelfario, che il noltro illullre Annalilta riferiiTe tal volta con parole pungenti le azioni de’ Perfonaggi più facri. Quindi ficcome biafimo in lui quella tal maniera di fcrivere, così non pollo, nè voglio lodare chi fi faceffe ad imitarlo, anche in confutare lui lleffo, tanto più, che nelle cofe più gravi lo veggo fempre impegnato per il decoro della Chiefa Romana, e de’ Sommi Pon-