Anno MCCCCVI. 37 potenza dalle parte de’Fiorentini. Da orribil peftilenza fu in quell’Anno afflitta la Città di Milano. ( a ) Quivi oltre (a) Cori.-, i-a ciò, tutto era in difordine per la difcordia de’ Guelfi e Ghi-ìj°rngdl Mi' bellini. Anno di Cristo MCCCCVII. Indizione xv. di Gregorio Xli. Papa i. di Roberto Re de’ Romani 8. UN a fpeciofa apparenza di vedere in quell’Anno il termine dello Scisma diedero amendue i contendenti del Papato. (/>) A udir le loro parole, lettere, ed ambafcerie , lì fcor-(b)^aynaid. gevano pronti cadauno a fpogliarfi del manto Pontificio. PapaAnndl-Ecil' Gregorio XII. per ben accertare il pubblico della fu a buona intenzione , fpedì Antonio Vefcovo di Modone fuo Nipote con al~^yltGrc, tri due Ambafciatori a Marfilia (c) per convenire coll' Antipa-'?ora xn. pa Benedetto del Luogo, dove s’ avea a tenere il congreiTo fra lo-■P-U-J.U'L ro. Si llabilì, che amendue veniffer© alla Città di Savona ; e er' u ,c' Teodorico da Niem (d) rapporta i Capitoli formati per la ma- ^¿)T^tot/.de niera, con cui doveano gli emuli venire, ilare, e regolarli nel Niem, H fi. progettato loro abboccamento. Furono accertati e confermati da Papa Gregorio . Il bello fu, che quello futuro viaggio a Savona fervi ad eflo Pontefice di colore e pretefto per intimar le Decime a tutto il Clero d’Italia, Sicilia, Dalmazia ,* Ungheria , ed altri paelì, come cofla da i Documenti rapportati dal Rinaldi. E perciocché i Prelati per le lunghe paliate guerre trovandoli impoveriti, allegavano l’impotenza ai pagare, non erano afcoltate le lor querele e ragioni ; la pena della privazion de gli ufizj intimata a chiunque foffe renitente, obbligò ciafcuno a fod-disfare. Moltiffimi perciò venderono i vafi e paramenti facri delle lor Chiefe, come attefla 1’Autore della Vita d’eiTo Pontefice. Teodorico da Niem aggiugne, che le Chiefe e i Monili e-rj di Roma furono obbligati ad impegnare od alienare le lor fa-cre fuppellettili-, e molti de’loro poderi. Servì poi quello am-in alfa mento di danaro a far vivere lautamente e fplendidamen-te effo Papa, la comitiva de’ l'uoi Nipoti, e la iua gran famiglia, di modo che conlumava egli più iti Zucchero, che non avea-no fatto i luci PredecelTori in vitto e vellito. E da lì a pochi meli li videro i di lui Nipoti Secolari abbandonarli ad ogni for-T.omo IX. C 3