Anno MCCCCVI1I. 47 detto. Antonio Visconte fu inviatoci Ferrara, ma poi richiamato a Milano ivi perdè la vita. Con tutta nondimeno l’aflìftenza de’ Malateili il Duca di Milano fi trovò per tutto quell’ Anno in graviffime anguilie per la fmoderata careftia, che affliggeva la Città di Milano , e il retto de’ fuoi Stati, e per le forze de’nemici fuoi, cioè di Facino Cane, che impadronitofi di Novara , da quella parte gli era addotto con potente efercito ; e di Ailorre Vifconte, che con altra Armata fcorreva di tanto in tanto fino alle Porte di Milano. Anche Giovanni da Vignate Tiranno di Lodi gli motte guerra. Monza indarno fu attediata, e finì l’Anno fenza che alcun alleviamento fi provaffe a tante discordie e guai. In quelli tempi Ottobuono de Terft Tiranno di Parma e di Reggio, non volendo ilare in ozio, fece nel Mefe cl’ Aprile un’ irruzione nuova nel territorio di Modena (a) mettendo tutto a (a ) Delayto Sacco, Senza riguardo alla pace, che durava col Marchefe Nicco-Anaill‘ lo di Ferrara, e Senza disfida alcuna. S’interpoSero i Veneziani per acconciar queila briga, ma Ottobuono Sentendoli forte di gente, e vogliofo di vivere alle fpefe altrui, rendè inutili i lor buoni ufizj, e continuò col fuo mal talento contra dell’ EilenSe, a ciò attizzato ancora da Carlo da Fogliano , Signore di molte Terre nel Reggiano . Tirò ancora nel fuo partito FranceSco Signore di Saffuolo . Il perchè determinatosi il MarcheSe Niccolò di opporre forza alla forza, cominciò ad armarfi, e fra gli altri conduffe al fuo Soldo dalla ToScana Sforma da Cotignuola con ducento cinquanta uomini d’armi ( il Corio dice con Settecento cavalli ) e il dichiarò Suo Capitan Generale. Fece Ottobuono quanto potè per coglierlo nel venire, ch’egli faceva da Bologna a Modena; ma Sforza uomo accorto, prevenuto l’aguato, arrivò felicemente in Modena, e pofcia uScito per la Porta di Bazovara, attaccò una miSchia col Tiranno, obbligandolo dopo due ore di combattimento a ritirarfi come in iSconfitta . Anche ° in Romagna furono de’movimenti di guerra. Balda/fare Coffa Cardinale Legato di Bologna^ in tempo che il Conte Alberico di Barbiano, Gran Conteflabile, era in Roma a Servigi del Re Ladislao, motte guerra alle di lui Terre della Romagna; gli tolSe Tofignano, Oriuolo, e Cartel BologneSe. Per iitigazione Sua ancora, e col braccio Suo, Lodovico Conte di Zagonara occupò al Conte Manfredi di Barbiano, benché Suo parente, le Terre di Lugo? Confelice, e Sant’Agata. Parimente Guido Antonio