78 Annali d’ Italia. due anni : laonde Tarmi fue ebbero la comodità di accorrere ad effa Città 1’ AleiTandria, e di entrare per una Porta nella Fortezza , che tuttavia fi mantenea , e di ricuperar la Città. Per quello fatto il Carmagnuola fu dal Duca Filippo creato Conte di (a) Sanato Caftelnuovo ( a ). Non andò così per Piacenza. Filippo de gli Taf xml dr-celli Nobile di'quella Città nel dì 25. di Ottobre ufurpò il do-Rer. itahc. minio con trucidar la guarnigione del Visconte. Pretende il Riti!'Ìronì.li/alta valta ( b ) Storico Piacentino , che egli le deffe il facco , e com-PUcentin. metteiìe grandi crudeltà contra de’Cittadini, e maiTimatnente Tom. 20.' contra di Alberto Scotto Conte di Yigoleno . Fece egli Lega di-laAC poi col Mctrchefe Niccolo di Ferrara, eco i Signori di Brefcia, Cremona, e Lodi, in maniera che cominciò a dar da fare al Du-(1) Bonin. ca di Milano. Per attediato del Bonincontro (c) in quell’Anno cont. Annai. Malatejìa Signor di Cefena fece viva guerra a Lodovico de Mi-Rcr'jutÌfc' g!ilorau Signore di Fermo, e lo fpogliò di molte Calleila. Di peggio farebbe intervenuto a Lodovico, fe non foife giunto avvilo a Malatella , che Braccio da Montone Capitano inlìgne di quelli tempi, metteva a ferro e fuoco il Contado di Cefena. (d) JnnaUs(d) Perciò fatta tregua fra loro, corfe alla difefa della propria Puryiivienf. Cafa. Guerra eziandio molle in quell’Anno il medelimo Mala-Her. Italie! te^a a Ridolfo Varano Signore di Camerino; ma non gli andò Chronìcon fotta, come s’era egli figurato. Genova per la lollevazione co-v^roljQttn~ì minciata nell’ Anno addietro era tuttavia in armi, ( e ) condir. itavi*, nuando le battaglie fra" Cittadini , il bruciamento , o fmantel- (e) Joh n,nes lamento delle cafe. Per quanto fi lludiaffe il Clero con divote Procioni, gridando Milericordia e Pace, di frenar sì pazzo bol-Rer. halle, lor delle Fazioni, llettero gl’inferociti animi faldi nelle riffe fino al dì 6. di Marzo, in cui effendo itati eletti nove Arbitri, profferirono l’accordo, confillente in permettere, che Giorgio Adorno fino al dì 27. di quel Mefe riteneffe la lua Dignità, e poi la dimetteffe, con goder da lì innanzi di molte efetizioni e lìcurezze. Furono depolle l’armi, cefsò tutto il rumore; e dappoiché T Adorno lafciò vacante la fedia , nel dì efeguente , giorno 18. d’elìo Mefe fu eletto Doge Barnaba da Goano. Coll’ elezione di cotello prudente perfonaggio parea, che s’avelie a goder quiete in Genova ; ma troppo erano in que’tempi facili a fcomporii gli animi di quella r’ocofa gente. Nel dì 29. di Giugno gli Adorni e Campofregofi prefero F armi contra del Duca novello per deporlo. Perciò fi fu di nuovo alle mani fra gli emuli e i loro aderenti; nè potendo refiltere il Goano alla po-