16S Annali d’ Italia. proffimo da gli Ambafciatori di tutta la Repubblica Criitiana (a) Raynd (a) Per difporre a ciò anche Ferdinando Re di Napoli, condi-tcilT^neI ^el^e d’Ottobre ad annullar tintigli atti, fatti dal Gobelinusiùo PredeceiTore contra di lui, e formare con eiTo Re una Ca-C°p71tina ac* e^*° ^i vantaggiofa. Avea Jacopo Piccinino Ca- V'u. fu. //.pipano di Ferdinando occupate dopo la morte di Papa Calliito le Città d’Affifi, e Nocera, Gualdo, ed altre Terre. In vigore d’ effo accordo furono quefte dipoi reilituite alla Chiefa Romana, iìccome ancora la Città di Benevento, già occupata dal Re Alfonfo. Anno di Cristo mcccclix. Indizione Vii. di P I o II. Papa z. di Federigo III. Imperadore 8. TAle era l’ardore del Pontefice Pio II. per promuovere 1’ unione de’ Principi Cfiftiani contro il Nemico comune, che il rigore del verno noi potè impedire dal metterfi in viag- (b) Gobdt. gio nel dì 22. di Gennaio ( b ) alla volta di Mantova, fceha PURia'id Per Luogo del Congreifo, a cui erano itati preventivamente in-'Ann Ecc. vitati. Vedefi defcntto il fuo viaggio dal Gobellino , e dall’ (c) Cronica, Autore della Cronica di Bologna (c). Fermolìi a Perugia tre Tombini. Settimane, avendo quivi ricevuto onori immenfi. Pafsò a Sie-Rer. haiic. uà nel dì 24. di Febbraio, accolto ivi ancora con fomrna magnificenza da i fuoi Concittadini, verfo i quali volendo efer-citare la fua gratitudine , ereffe in Arcivefcovato la Chiefa di Siena. Arrivò a Firenze nel dì 25. d’Aprile con gran feila di quel popolo , nel qual tempo pafsò a miglior vita Antonino Ar-civefcovo di quella Città , riguardevole Letterato del prefente Secolo, che per la fantità de’fuoi coilumi, e delle fingolari fue (Jihr Viftù meritò d’effe re regiiirato nel ruolo de’Santi (d). Prima renic lìb. 23. ancora dei Papa , era giunto a Firenze Calcalo Alaria Sforza , primogenito di Francefco Duca di Milano , fpedito con pom-pofo accompagnamento di Nobiltà, guardie, e famiglia, a fin dì baciare a nome del Padre i piedi a iua Santità. Per onorar quelto giovinetto Principe , non lafciarono indietro i Fiorentini alcun follazzo e fpetracolo, anche di grande fpefa : tanta era l’amicizia ed attaccamento, che effi proieifavano al Duca . Pervenne Pio II. da Firenze a Bologna nel dì 9. di Maggio , pre-