44 Annali d’ Italia,' pazion di Roma Fatta da Ladislao ; e quefti ancora fi moftrò per qualche tempo protettore di Gregorio. Nè qui fi fermarono i paffi del medefimo Re. Le Città di Perugia, Orra, Amelia, Terni, Todi, e Rieti, fe gli diedero fenza sfoderar la fpada. Per le cofe fuddette già s’era fpenta ogni fperanza dell’ union della Chiefa. Un altro avvenimento fi aggiunfe , che maggiormente fconcertò gli affari. Verfo la metà di Quarefima Papa Gregorio fi lafciò intendere di voler creare de’ nuovi Cardinali. Perchè ciò dava affai a conofcere , quanto egli foffe alieno dalla ceffion del Papato, e molto più perchè ciò era contrario alle promette e al giuramento da lui fatto di non crearne: i vecchi Cardinali fe ne fdegnarono forte, e ricufarono d’intervenire al Conciftoro. Differì il Papa l’eSecuzion del difegno fin dopo l’Ottava di Pafqua, ed allora intimato fotto altro prete- ilo il Conciiforo, cominciò a nominar quattro nuovi Cardinali . S’alzarono torto i vecchi Porporati per ufcirne, e trovarono ferrate le Porte. Finalmente dopo gran rumore ufcirono , e il Papa da lì a pochi giorni preconizzò i fuddetti nuovi Cardinali fenza 1* affirtenza ed approvazion de’vecchi. Da ciò prefe motivo il Car-(a) vu. Gre dinal di Liegi di ritirarfi da Lucca, a Librafatta fui Pifano (a) , pritjjXj'I'3 dove corfero le genti del Nipote del Papa per fermarlo, e fpo-Rer. Italie, gliarono parte della fua famiglia, e poi la fua cafa in Lucca. Paolo Guinigi, che non voìea liti co’Fiorentini per la turbata giurisdizione, fece carcerare i familiari del Nipote Pontificio, e permife , che fei altri de’ vecchi Cardinali ufeiffero di Lucca. Si ricoverarono tutti a Pifa, {palleggiati da’ Fiorentini, e pubblicamente fecero un’Appellazione al Concilio e Papa futuro. Con-tra di quefto Appello, e delle ragioni addotte da que’Porporati ^¡nnaì'£ccl u^rono Scritture rapportate dal Rinaldi ( b ) per giuftificar Pa-cc.pa Qreg0ri0? eci anch’egli dal fuo canto pubblicò varj Monitorj contra de’fuggiti Cardinali. Al vederfi in tale fiato efTo Papa, giudicò , che non gli conveniffe l’uiterior Soggiorno in Lucca, e (c)Sf/-Cam- fenile al Re Ladislao (c), che gli mandaile una convenevole iji. t. 18. Scorta d’ armati per guardia nel fùo cammino. Si oppofero i Rer, .lidie. piorent£nj ? e Spedirono effi un corpo di gente con ortaggi per ifcortarlo. Intanto fi Seppe, che il Suo avverSario Benedetto, dappoiché intefe, come i Franzefi gli aveano Sottratta l’ubbi- (d) Georgms dienza, non fidandoli più di tornare ad Avignone, s’era imbar-s^A"nai cat° # C(^ ayea nej ^ jj' cjj Giugno fatto vela Senza toc-Jicr. Italie, car Genova alla volta di Perpignano. Da lui parimente d’ordine