274 Annali d’ Italia. alcuno in favore di lui. Il folo Papa , e Francefco Duca di Milano furono in fuo aiuto. La maggior apprenfione, che fi aveife lo Sforza dopo l’acquifto dello Stato di Milano, fu fempre quella de’Franzefi per le preteniìoni del Duca d’Orleans al Ducato di Milano a cagione di Valentina Vifconte . Malvolentieri fi vedeva egli vicino eifo Duca d’Orleans, padrone della Città d’Afti. Gli flava anche fui cuore il dominio di Genova dato al Re di Francia. Se foife riufcito in oltre a Giovanni Duca d’Angiò di conquiflare il Regno di Napoli, tanta potenza de’ Franzefi in (a) Sìmonei- Italia potea far tremare un Duca di Milano . ( a ) Perciò France-lr al*sfon. Sforza diede circa due mila cavalli a Buojo Sforma fuo Fratel- l. 27. t. n. lo nel Marzo di quell’Anno, con ordine di andare ad unirli con Un. hahc. Alejfand.ro Sforma Signore di Pei’aro altro fuo fratello , e col Conte Federigo d'Urbino per impedire il paifaggio del Piccinino alla volta del Regno di Napoli. O non vollero , o non poterono effi tagliargli la llrada; e però gli tennero dietro per la Marca * e giunti anch’eifi in Abbruzzo cominciarono a far guerra alle Terre di Giofia Acquaviva. Non meno del Duca di Milano avea i fuoi motivi Pio li. Pontefice d’ aififtere al Re Ferdinando in sì grave bifogno ; nè egli potea fofferire i Franzefi , tanto più, che negato gli aveano ogni fuiTidio contra de’Turchi. Pertanto inviò a Ferdinando in ioccorfo Simonetto da Caflello di Piero, e Rinaldo Orfìno , con molte fquadre di cavalleria. In quelli tempi volendo il Re Ferdinando tirare nel fuo partito Marino Duca di SeiTa, fi lafciò condurre ad un abboccamento con lui, accompagnato da due foli compagni. Era venuto il Duca con due altri, per affailìnarlo ; ma egli cosi ben feppe difenderli colla fpa-da , che ebbero tempo i fuoi d’ accorrere, e di ripulfare i traditori. Col Pontifizio rinforzo elfo Re Ferdinando ufci dipoi in campagna, e giacché il Duca d’Angiò col Principe di Taranto era coll’ efercito fuo pervenuto fino a Nola, andò a trovarlo, e fu a fronte de’nemici al Fiume Sarno fui principio di Luglio . Sicco-{bìCnfiofor me ^uPer^ore di forze, gli avea già ridotti a tale, cheli potea