Anno MCCCCLIX. 169
prevenuto colà dallo rteffo giovane Sforza nel dì fei d’eifo Mefe. Fu ricevuto il Papa con (ingoiar pompa da quel popo-
lo	, e prefentategli le Chiavi della Città, le reftituì a gli Anziani. Pofcia nel dì 16. del Mefe fuddettó , partito cU là in barca , arrivò fuori di Ferrara al Moniftero di Santo Antonio , dove prefe ripofo fino al dì 18. in cui fece la folenne fua entrata (a) nella Città, fervito da innumerabil Nobiltà, e (a ) Goleil. ' raaiTimamente dal Signore , cioè da Borfo £ E/le Duca , il quale CocZ<nha*i proccurò colla varietà e magnificenza delle fefte e degli appa- di Ferrara, rati di fuperar ogni altra Città, per dove era paffato il Ponte- Tom• 2*-. fice: giacché dal lato di fua Madre fi gloriava d’effere fuoRer' Parente. Colà pervenne ancora il prelodato Principe Galeazzo Maria . Fu nel dì 24. di Maggio la Ferta del Corpo del Signore , e volle lo fteffo Pontefice far la funzione della facra Proceffione. Forfè non s’era mai veduta Ferrara sì luminofa per l’immenfa quantità di Nobili e di popoli accori! per vedere o per onorare il Vicario di Crifto. Partitofì poi nel dì fe-guente il Papa, fu accompagnato con vaghi Bucentori fino a i confini del Mantovano, da dove palsò a Mantova. In quella Dieta cominciò Pio a far ufo della fua eloquenza , per muovere l’Affemblea ad una poderofifìima fpedizione contra de’Turchi , follecitando intanto i Re e Principi ad inviare colà i loro Ambafciatori, che tardavano molto a venire-
  Non lieve remora a cotale imprefa cominciò a provarfì la guerra inforta fra il Re Ferdinando, e molti Baroni del Regno, i quali, quantunque per ordine di Papa Pio, Ferdinando foffe ftato coronato Re di Napoli dal Cardinale Latino Orfino nel dì undici di Febbraio in Barletta, (¿) pure avrebbono più (b )jftoria volentieri veduto su quel Trono Giovanni Duca d’Angiò, Gb- N*polet. vernatore allora di Genova a nome di Carlo V1J. Re di Fran- it3rc eia. (c) Il primo a sfoderar la fpada fu Gian- Antonio Orjino , (c) Giornali Principe di Taranto, il più potente e ricco Principe allora del NaP°l“ani Regno a cagion di tante Terre, ch’egli poffedeva, e di cento r^.iÙÌìc. mila Ducati d’oro, che foleva pagargli la Camera Regia pel mantenimento delle fue truppe. O fia, che il Re Ferdinando foffe il primo a lafciar trafparire un mal animo verfo la di lui grandezza, ed occupaffe alcune Cartella di lui, o che il poco fa mentovato Giovanni Duca d’Angiò Figliuolo del Re Renato moveffe l’Orfino a ribellione; o pure che erto Gian-Anronio ed altri Baroni Regnicoli miraiTero di mal occhio Ferdinando,
                                                             Prin-