21p Annali d’ Italia. ma ritrovatili o morti o sbandati, da lì ' a poco cominciò la guerra al Bolognefe, e prefe varj Luoghi. Altrettanto ancora Fecero Luigi da S. Severino, e Carlo da Gonzaga altri Capitani del medeiìmo Duca . Ora i Fiorentini , ficcome collegati de’ Bo-lognefi, nel dì 27. di Luglio fpedirono in loro aiuto Simonetto con cinquecento cavalli e ducento fanti. Anche i Veneziani inviarono colà Taddeo Marchefe d’ Elle con altra gente. S’ingrof-farono intanto fempre più le milizie del Duca di Milano fui Bolognefe, e corfero uno alle Porte della Città; ma nuli’altro di confiderabile accadde in quelle parti nell’ Anno preferite , fuorché la prefa di alcuni Callelli, fra’ quali il più importante fu S. Giovanni in Periìceto , occupato nel dì 9. di Settembre da Luigi da S. Severino . Abbiamo veduto poco fa rimeilb in grazia di Papa Eugenio il Conte Francefco Sforma, e inabilito accordo fra loro. Pure quello Pontefice , quafi che i patti durar doveiTero, finché gli tornava a conto il non romperli , appena fi vide animato ed aflìftito dal Duca di Milano, che ripigliò l’armi contra di lui, e feco fu (a) S'monet. anche il Re Alfonfo. Ora il Conte ( a ), giacché Sigismondo Si-Snor d* Rimini s’era dichiarato nemico fuo , dopo avere ricevu-Tom. »1. to da’ Fiorentini foccorfo di danaro, andò a mettere 1’ attedio al-f) Ann'it r*cca Terra di Meldola , che gli coilò molto tempo e fatica. ioroiivìenfes L’ebbe a forza d’armi nel dì 17. o pure 22. di Luglio, (b) e col Tom. xxii. lacco crudelmente ad effa dato s’arricchirono tutti i fuoi foldati. (c)' Cronica nel dì io. d’Agoito (c) la Città d’Alcoli nella Marca glifi di Rimini ribellò , e tagliato a pezzi Rinaldo Fogliano , Fratello uterino dei Re™' Italie C°nte Francefco , fi diede al Pontefice. Così perle forti iflanze tate, di Sigismondo comparvero dipoi in fuo aiuto Taliano Furiano > Malatefla Signor di Cefena, ed altri Capitani con ifchiere nume-rofe di cavalleria e fanteria, che feco fi unirono. Finalmente anche il Papa e il Re Alfonfo mandarono le lor genti nella Marca per impadronirfene affatto. In mezzo a quelli due fuochi fi trovava il Conte, e con forze troppo disuguali. Tuttavia conofcen-do in maggior pericolo la Marca , lafciata parte delle fue milizie fotto il comando di Federigo Conte d'Urbino , coll’altra marciò colà; e all’arrivo fuo fi ritirarono toilo Lodovico Patriarca d’A-quileia Cardinale Legato del Papa, e Giovanni da Ventimiglia Generale del Re Alfonfo. Ed eccoti arrivare in eiia Marca anche Taliuno , creato Generale dal Duca di Milano con Sigismondo Ma-latefìa, con Malatejìa Signor di Cefena, ed altri Capitani, che co-