Annali d’ Italia; Anno di Cristo mcccclxvi ii. Indizione i. di Paolo II. Papa 5. di Federigo III. Imperadore 17. GIacche’con tutto il Tuo buon volerete con fatica ed applicazione continua, non veniva fatto al Duca Borfo Signor di Ferrara d’introdur pace fra le potenze nemiche, s’applicò a quella imprefa il Pontefice lleffo, e ne trattò caldamente (a) Jacobus co’Miniilri de’Principi fuddetti. (a) Anch’egli vi trovò de gli ComZni.1.4. ollacoli fenza fine. Prefe perciò un ripiego, che parve ftrano e Kaynaid.'i nuovo a non pochi. Cioè formò egli il e ffo gli Articoli della Pa-nnÀmmir’ ce ’ come Parve al giudizio fuo , e nel dì delia Purificazion della lft.diFiren{. Vergine , giorno due di Febbraio, imperiofamente li pubblicò, M. 3j. con intimar la Scomunica riferbata afe ileffo per chi non gli accettale. Per effi Articoli principalmente il ordinava, che fi re-ilituiffe l’occupato nella prefente Guerra 5 e fi dichiarava Bartolomeo Coleone Generale della facra Lega contro ai Turchi, coll’ aifegno annuo di cento mila Ducati d’oro da pagarfegli da’Collegati, fecondo la taffa e ripartizione del pefo ivi determinata. Non tardarono i Veneziani a fottofcrivere quegli Articoli ; ma il Re Ferdinando, il Duca di Milano, e i Fiorentini rigettarono concordemente ciò, che riguardava il Coleone , maravigliandoli forte, che il Papa, il qual poco fa avea tantodeteilata la di lui moffa, turbatrice ingiuila della Pace d’Italia, in vece di ga-ftigarlo , ora voleife premiarlo, e colle borfe altrui. Attribuiva, no effi quello procedere del Papa all* effer egli Veneziano, e al volere perciò far fervigio a i Veneziani, e ad un fuddito loro. E di un uomo tale come mai poteano fidarli gli altri Principi? Nè parea loro giudo di aver da mantenere alla Repubblica Veneta un Capitano, anzi, come effidiceano , un pubblico ladrone, lm-pontò il Papa a voler foiìenere il fuo decreto, e non men gli altri a rigettarlo, con prepararfi ad appellare al futuro Concilio . Ma mitigato il Pontefice dal Duca Borfo , lafciata andare lapre-tenfione del Generalato di Bartolomeo, nel dì 25. d’Aprile, pubblicò folennementela Pace; e quella venne abbracciata da ognuno , e tornò la quiete in Italia per quel , che riguarda la guerra f rande ; perciocché ne inforfe una picciola tra il Papa e il Re erdinando a cagione del Ducato di Sora . Quello nella precedente guerra del Regno di Napoli era venuto in mano di Papa Pio 11.