Annali d’ Itali a.3 e grandiilìmo numero'di falconi e fparvieri. Spefe in quello bo-riofo apparato ducento mila Ducati d’ oro . Gli onori a lui fatti (a) Ammir. da’Fiorentini parve che andaiTero anch’eiìì aH’ecceiTo. (a) Tre reniti,23! fuhtuofiffimi fpettacoli furono in tal’occafione fatti in Firenze, che riempierono d’ammirazione i Lombardi. Sopra lutti sfoggiò allora nella magniiicenza Lorenzo de Medici, nel cui Palazzo preiero alloggio il Duca e la Duchelfa. Servì quella vifita a llri-gnere maggiormente l’amicizia tra eflo Duca e Lorenzo. Strana cola è, come il Corio feriva, che mentre allora foggiornava il Duca ii) Firenze, accadde la battaglia della Molinella tra Bartolomeo Coleone e i Collegati„ Abbiam veduto, che tal fatto d’ armi avvenne nell’Anno 1467. ed eilere diverfa quella andata da quella. Pafsò dipoi il Duca di Milano a Lucca , dove da quella Repubblica ricevette riguardevoli onori e gt&ffi regali. E di là (l>) Gìutlì.tì. trasferì a Genova (b) . Non mancò , quella nobil Città di acci “nova' dl C08^ere con tutt* 1 d’onorevolezza e decoro il fuo Princi-'Anton!] Pe> e il regalò ancora ; ma o fia che i regali e gli onori pareiFe-Gdi. Com- ro a lui molto meno , chei ricevuti da chi non era fuo fuddito, Tom 23. *° Pur* c^e delle ne gli occhi 1’ alterigia di quel Popolo : certo fi.tr. Italie, è, ch’egli moilrò poco gradimento del loro operare, e da lì innanzi parve, che odiaffe, o almen poco amalfe i Genoivelì. Però appena fermatoli ivi per tre giorni , all’ improvvido quali fuggendo , fe ne tornò a Milano, e cominciò poi ad accrefcere le fortificazioni al Callelletto , e all’altre Fortezze di quella Città, con difpiacere e mormorazione di que’Cittadini . Cola producef-fe un tal contegno, non iilaremo molto a vederlo. Anno di Cristo mcccclxxii. Indiz. v. di Sisto IV. Papa zi di Federigo III. Imperadore 11. NOn moilrò minor zelo de’predece (Tori il Pontefice Sijlo per opporli a gli Smoderati progreffi dell’armi Turchefche in \Q)Raynaid.Levante. (c) A quello fine intimò le Decime a gli Ecclelìallici Ann. EccUj.'iw varj Regni, e fpedì Legati per raccogliere la pecunia. Uno di quelli fu il Cardinal Rodrigo Borgia Vefcovo di Valenza ( po-feia ALeJfandro VL Papa ) che in ricompenfa d’àvere co’luoi ma-neè& aiutato Siilo a confeguire il Papato, ottenne d’andar Le-EP'ft' <34- gato inlfpagna, dove per teilimonjanza del Cardinal di Pavia (d) fece