Anno MCCCCL.
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il	dì 25. di Marzo ( che non so, come vien detto dal Simonetta (a) Sexto Kalendas Apriles , e Cridoforo da Soldo ( b ) feri- CO Sìmonet. ve , che fu nel dì 22. di Marzo ) fece quedo gran Capitano s/onl“'^ infieme colla Conforte Bianca. Visconte e co’Figliuoli Galea^o Tom. 21. Maria, ed Alejfandro, la fua magnifica entrata nella Città di Milano , e fu acclamato Duca di Milano. Per molti giorni du-</, sJtuo™ rarono le giodre, le danze, i conviti, e l’altre felle per la iftdtBnfi. di lui aifunzione ; e da tutti i Principi d’Italia vennero a lui7®** eod‘ Ambafcerie per congratularii, fuorché dal He Alfor.fo, e da’
Veneziani. Rallegraronii principalmente del di lui innalzamento i Fiorentini, perchè vedeano di mai occhio il tentativo fatto dai Veneziani per afforbire la Lombardia. Ed allora fpirò ognii loro amiltà con eifi Veneziani, tanto più che in Venezia furono polli nuovi aggravj ai Mercatanti Fiorentini, e fi venne dipoi a fapere, che eifi Veneziani erano entrati in Lega óol Re Alfonfo, il cui odio contra de’Fiorentini non mai iì eflinfe .
  Poco indugiò Francefco Duca di Milano ad ordinare, che fi rimetteffe in piedi il Cartello di Porta Zobbia, già demolito dal popolo Milanefe, e teneva continuamente quattro mila per-lòne impiegate in quel lavoro. Stava tuttavia prigione in Pavia Guglielmo Fratello di Giovanni Marchefe di Monferrato. Se volle riavere la libertà , gli convenne nel dì 26. di Maggio venire ad una Capitolazione , rapportata da Benvenuto da S. Giorgio (c) , in cui cedette alle fue ragioni fopra la Città d’ Aleffan- ^ . B.nven. dria e fuo territorio, a riferva del Bofco, e d’ alcune altre Ca- da s GiorS\ iìella pervenuta alle mani di fuo Fratello. Di quelle poche a- dd vea egli da effere padrone con obbligarli ancora lo Sforza di pagargli annualmente due mila Ducati, o fieno Fiorini d’ oro, Rer. Italie. in contracambio dell’entrate, ch’egli perdeva di Aleffandria.
Ufcito di prigione andò a Lodi, dove ratificò la Convenzione; ma non sì rodo fu in libertà , che giunto in Monferrato a dì 7. di Giugno giuridicamente proteilò contro quell’ accordo , fatto fecondo lui per minaccie e paura. Similmente nel dì 1 <j. di Novembre il Duca Francefco ordinò, che foffe ritenuto prigione Carlo da Gonzaga, altro Condottier d’armi, dal quale era dato affidito non poco nella conquida di Milano. Il Simonetta
(d), che sa dare fecondo l’ufo de gli Storici parziali un bel co- (d)5/V««f,. lore a tutte le azioni del iuo Eroe, fcrive, che per avere lo Sforza fermata Lega con Lodovico Marchefe di Mantova, e da- jLm a3l''x bilito il Matrimonio del fuo primogenito Gaka\\o Maria con Rer. Italie. Tomo IX,	Q	una