Anno MC PCCXCI.- 36j Anno di Cristo mccccxci. Indizione IX. d’ Innocenzo Vili. Papa 8. di Federigo III. Imperadore 40. PAsso’ parimente l’Anno prefente fenza azioni degne di memoria in Italia, perchè durò in ella ia Pace univerfa-le. (<2) Ma guerra in Ungheria fu fra i Principi pretendenti (t)Rjynaid. di quel Regno. Non potè contenerli Baia^etto dal profittar ¿iAnaal-£ic^ così propizia congiuntura. Fece delle icorrerie in. Ungheria , prefe alcune Città, e diede il facco ad una grande eitenfion di dominio. Non laiciò il Pontefice di fpronar di nuovo i Principi Criftiani, acciocché umilerò le.lore armi contra il comune Nimico. Mandò ancora le taiTe di quanto avea ognuno da contribuire, e le mandò indarno. Scuiòifi ognuno, e terminò tutto queito trattato a far la guerra non al Turco, ma-bensì alle borie de gli Eccleiiaitici, con eiìerfi ricavate per via delle Decime, fomme grandi di danaro, che a tutt’altro furono impiegate, fuorché alla guerra co’Turchi. Per atteilato rrell’lnfeiiura (¿), in(b ) hfejfur. queft’ Anno fi vide in Roma un uomo ( non fi feppe di qual pae-fe ) veilitò da pezzente , e tenuto per matto , che portando in '3' ' mano una Croce di legno, andò facendo per le piazze delle prediche al popolo, prediche contenenti molta eloquenza e dottrina, nelle quali diceva effere imminente all’Italia delle tabulazioni graviffime, e nominatamente a Firenze, Milano, e Venezia. Ma perch’egli diffe dover ciò avvenire nel prefente Anno, e ne’due fuiTeguenti, con aggiugnere in oltre, ch