XXXV v> fi ce ricupero Perugia, Aflìfì, e le altre Città invafe da quel ribel— » le, può dirfi, che è il tutto di quel che ricuperò Martino alla S. »Sede, fecondo il noftro Annalifta, che chiama ciò buona parte » dello Stato. In quanto poi all’ avere affodata 1’ autorità Pontificia »nelle Città, che rimafero in man di varj Signori, Sigismondo Si-» gnor di Rimini tre foli anni dopo cominciò le fue invafioni da »Cervia, Città, che venduta » tanza per le faline, dalle q____ ___________ - - . ____t » acquifto, che era fommamente difpiaciuto al Papa, perchè fatto » fenza licenza fua, e perchè troppo dannofo riufciva alla Chiefa » l’andar le fue terre in mano di una sì potente Repubblica--. Col-» la medefima indifferenza avea detto l’anno 1441. che venuti me-»no i Polentani, Ravenna fu occupata da’Veneti, e che--a Papa » Eugenio difpiacque non poco il veder paffar quella fua Città in »mani sì potenti — . Della quale nel predetto anno 1463. li chiama » padroni. Poco fopra avea compianta la disgrazia del perfido inva-» for Sigismondo, in occafione, che Pio II. gli ritolfe Fano, Siniga-» glia, Gradara, e Pergola, ufando per allora della connivenza co’ »Veneti, il cui ajuto gli bifognava contro il Turco, e 1’ avea com-» pianta caricando contro il giufto, e contro il retto il Pontefice. » Eccone le parole : - Pio condifcefe finalmente nel mefe d’ Ottobre »a rimetterlo in fua grazia, ma con dure condizioni, cioè fenza » reftituirgli un palmo di quanto gli avea tolto, e con permettere » bensì, ch’egli riteneffe la Città di Rimini, ma con fole cinque mi-» glia di Contado, ed obbligazione di pagare annualmente il cenfo »di mille ducati d’oro alla Camera Apottolica--. Si veda preffo il » Rinaldi ( 1463. num. 34. & feqq.) la verità di quefta Storia così sfi-» gurata. Si vede ivi primieramente l’Anatema in Coena Domini con » quefta fingolarità d’ efpreflìone : Nominativi granditate fcelerum ita » pofceme excommunicamus, & anathemati^amus filium ìniquitatis Sigis-» mundum Malatefiam hoflem Dei, contemtorem Religioni*, rebellem in » patrem & Dominum fuum Romanum Pontificem Matri fua Ecclefice » arma inferentcm &c. Si legge poi coll’ autorità di Gobelino, e altri »Scrittori difappaffionati per quefto fcellerato baftardo, l’eiercito » Pontificio afliftito da Dio, e vittoriofo; e finalmente s’oflervano i » Plenipotenziarj di Sigismondo in Roma fottomettere il loro Principe » al rigor della Chiefa, abiurar pubblicamente nella Bafilica di San » Pietro in dì feftivo i di lui errori, con ordine precifo a Sigismondo » di fare altrettanto in Rimini, e allora Ariminum ex benignitate A-» poflolica correclus de novo, nomine Vicariatas accipiat, cenfumque » ni l’anno 1463. è chiamata » pendat quotannis mille aureos , » Cor-