3ii Annali d’ I t a l i À'r raffa . *S’ imbarcò ella nel dì due d’Ottobre a Manfredonia con quattro Galee e molti altri Legni, per paifare in Ungheria: pure certo è, che la medefima pervenne a Ferrara nel dì 16. d’ Ottobre, dove con grand^e onore fu ricevuta dal Duca fuo Cognato, e fi fecero molte fefte , finché nel dì 21.. fi rimife in viaggio. ^Avea finquì Galeazzo Maria Sjor^a Duca di Milano governati i fuoi Popoli , non già fecondo le faggie Mailìme di Fj^ancefco fuo Padre, ma con quelle , che gli dettava il fuo capric- (a) Corìo ciofo e tirannico genio (a). Benché non gli mancaffero delle belle uZ Ml' cIua^t^ » Pure ^ eccello della fua ambizióne , libidine , e crudeltà, prQduife il frutto ordinario de’Vizj , cioè l’odio quaiì univerfal della gente. Per motivi particolari di fdegno contra di lui congiurarono iniìeme Gian-Andrea Lampugnartp , Girolamo OIgeato, e Carlo Visconte , Nobili Milanefi , di levarlo di vita , ed afpet-tarono a fare il colpo nel dì 16. di Dicembre, in cui eiTo Duca (b) Cronica foleva portarli alla Bafilica di Santo Stefano . ( b ) Giunto colà il cu Ferrara, Duca colle fue guardie , e con una fiorita Córte , i tre Cong' Tnm TT'Y'IV* . • 11 1 1* iu- r°ì7 ST rati *n mezz© a quella gran truppa arditamente fe gli avventa-" Ripaùa rono addotto , e con più ferite lo ftefero morto a terra. In quel Annai.' £ero mifcuglio intricatofi nel fuggire fra le gonnelle delle don-Tom^lT. ' ne il Lampugnano , retto anch’eiTo uccifo . Ebbero ■ I’ Olgiato Rer. Italie, e il Visconte la fortuna di trapelar per .la gente , e di correre a nafeonderfi ; ma feoperti, furono confegnati alla Giuftizia, e poi fquartati vivi. AH’ Olgiato giovine di gran fuoco non vi fu maniera di far conofcere il fallo fuo, non ifeufabile davanti a (c) Anton. Dio, (e ) foftenendo egli fempre , anzi pregiandoli d’aver fatto Commc/ìt1 un facrifizio, di cui dovea afpettarfi premio da Dio, e da gli Tom. 2i. uomini. Così terminò fua vita quel Principe, e la morte fua Xì/v Italie. fu principio di non poche calamità , che afFlittero dipoi la mifera Italia, avendo egli lafciato dopo disè Gian- Galea^o Maria fuo Primogenito .di età di ioli otto anni, e però incapace del governo, che fu bensì quietamente proclamato Duca, ma con pervenire la Reggenza di quegli Stati alla Duchejfa Bona di Savoia fua Madre. Trovoffi torto quella faggia PrincipeiTa attorniata e battuta da Sforma Duca di Bari, e Lodovico, Afcanio , ed Ottaviano Fratelli dell’uccifo Duca, e dianzi banditi, che non tardarono a fconvolgere tutta la lor Cafa e il Ducato di Milano, ficcome vedremo. Andarono' da tutte le parti Amba-feiatori a condolerli colla Duchetta dell’atroce cafo, e ad efibir foccorfii ma cominciò'nei cuore fletto deila Famiglia Sforza a for-