Anno MCCCCXCIII. ‘5 £9 blicata nella fella di San Marco, (a) fenza che Te ne faceiTe pa- 0) Infefur. rola col Tuddetto Ferdinando, e co’Fiorentini, i quali s’aliar- p- 2'-marono non poco per quella diffidenza , quando effi erano in Le- Rer, /ùiu. ga collo ileiTo Duca di Milano . Ma il folito di Lodovico Sforma era Tempre di camminar con doppiezze. Cominciò egli in oltre in quello medelìmo Anno a maneggiarli con MaJJìmiliano Augu-Jio, ( b) per ottenere il titolo e l’autorità di Duca di Milano ad(b ) Corio Jfi. efclufione del Nipote. E pure iniìeme trattò, anzi conchiufe il dl Matrimonio di Bianca Maria Sforma , forella del vivente allora Gian-Galea^o Maria Duca di Milano , collo fteffo Maffimilia-no5 e lo Spofalizio fu poi (biennemente celebrato in Milano nel di primo di Dicembre . Ma intanto Papa Alejfandro andava al-* ledendo e ingroffando le Tue ToldateTche con gelofia non poca del Re Ferdinando. E perciocché una delle primarie applicazioni di elio Pontefice Tempre fu quella dell’ingrandimento de’Tuoi Figliuoli: in quell’Anno gli riuTcì di maritar Lucrezia Tua Figliuola con Giovanni Sforma ( e non già con Aleflandro , come ha Fln-feffura ) Signore di Pefaro. Le Nozze con gran Tolennità, ma con poca onellà , furono celebrate nel Pontifizio Palazzo nel dì ii. di Giugno del preTente Anno. Intanto il Re Ferdinando, vedendo *quai‘nuvoli s’ alzaflero contra del Regno Tuo , a tutto potere Ti ltudiò di placare, anzi di guadagnare Papa Aleffandroe Lodovico il Moro. Fu adoperato Ercole Duca di Ferrara, per rimuovere Lodovico dalla pazza Tua riToluzione di tirar 1’ armi Franzefi in Italia ,«nè egli ommiTe ufizio alcuno per ottener l’intento. Ma Lodovico , pien di prolunzione, moltrò ben nelle apparenze di cedere, ma di fatti s’oilinò nel proposto fuo * e tanto più perchè nel dì undici d’ Ottobre col paliate all’ altra vita Leonora Duchejfa di Ferrara , Figliuola del Re Ferdinando, venne a mancare una Principeffa, che avea non poca autorità nel cuore di Lodovico , Ticcome Suocera Tua . Per conto del Papa , la manieradi fargli deporre l’avverlìon Tua al Re Ferdinando, quella fu di promuovere gli avanzamenti di Giuffrè Figliuolo d’eiTo Pontefice. L’ambiziofo Papa, che defiderava di veder la Tua prole imparentata colla Reai CaTa d’Aragona, dimandò ed ottenne, che una Figliuola bailarda di Alfonfo Duca di Cala-(c)Infitfur* bria, primogenito di Ferdinando, folle data in Moglie ad effo^; Tom-Giuffrè (c). Può effere, che quefto trattato fi conchiudefle io- C(à)'AiUgret: lamente nell’Anno Teguente. (d) Oltre a ciò Papa AlelTandro W- * Sitna, in una promozione, cb’egli fece di Cardinali nel dì io. di Set-J“"’*™' Tomo IX. A a tem-