360 Annali d’ Italia; fu poi P <ìpa Leom X. Ma perchè il Re Ferdinando tuttavia fi bur-lava-del Papa, fenza voler pagare il Cenfo’pattuito pel Regno di Napoli, e per altre cagioni, Innocenzo nella fefta di S. Pietro di Giugno lo (comunicò ; e niun effetto facendo Io cenfure, arrivò a privarlo del Regno nel dì undici di Settembre. Ferdinando appellò al futuro Concilio. Fecefi poi preparamento di guerra dall’una parte e dall’ altra * ma il Pontefice, amator delia pace, non bramò, o pur non osò di proceder oltre; e perciò durò il fereno, benché fràmezzato da molte nebbie, non meno in Roma, che nel Regno di Napoli. Gran tempo era corfo, da che feguirono gli fponfali fra il giovinetto Gian-Galea^o Sfor^ Duca di Milano, od 1 fabella .Figliuola di Alfonfo Duca di Calabria, • (a) CarioJft,primogenito, del Re Ferdinando: (a) folamente nell’Anno prefente di Milano, fi effettuò quel" Matrimonio.‘Venne per" mare a Genova querta IVincipeffa, e colà sbarcò nel dì 17. di Febbraio. Giunfe pofcia a Milano, ma fenza pompa fi celebrarono quelle Nozze, perchè tre Mefi prima era mancata di vita la Madre della Spofa» Con quefto maritaggio univerfalmente fi farà creduto afficnrato lo. Stato al Duca Gian-Galea^o, e Lodovico il Moro premurofo per li di Lui vantaggi. Non paisò molto, che ben diverfo dovette effere il giudizio del Pubblico. Intanto fotto varj pretefti, e con ingannare lo fteffo Duchino, s’impadronì Lodovico del Cartello di Milano, e di Trezzo, e d’ogni altra Fortezza di quel dominio, levandone gli Ufiziali vecchi e fedeli al Duca, mettendovene de gli altri di fua confidenza,, e mutando i prefidj a fuo piacimento. Tutto fingea di fare per miglior bene e ficurezza del Nipote. Nel !'nonHipire ^ 1 3- C*1 Marzo dell’Anno prefente (¿) in età di foli ventun an-dtla Maìfon no diede fine al fuo vivete Carlo Duca di Savoia, Principe per dt Savoyt. varie- fue imprefe fatte in sì corto tempo di fua vita già divenuto gloriofo. Rertò di lui un folo Figliuolo mafchio, che era ancor nelle fa'fce , nato nel precedente Anno, e nominato anche' effo Carlo. Quelli fu-fuo Succeffore j ma gran diiputa nacque per fa Reggenza. Finalmente quefta fu accordata a Bianca Figliuola di Guglielmo Marchefe di Monferrato, Madre fua, Principefià di raro fenno, e di fomma Virtù, il cui elogio fi può leggere «ella Sto- (c) Ja-olus ria di Jacopo Filippo da Bergamo (c), Scrittore vivente in quefti Pkiippus tempi. • Btrgominf. . H jlor. Anno