344 ' Annali d’ Itali a!' fulminò le fcomuniche conira di loro , e fottopofe all’ Interdetto tutte ior Città, e Terre, reclamando indarno il Cardinal Barbo Patriarca d’Aquileia, perchè iì faceife ora un gran peccato e facrilegio ciò , che dianzi non folo per pubblico confenti-mento del Papa, ma anche per fuo ordine, era tenuto per giu-iliffimo e ben fatto . Da tale fentenza appellarono i Veneziani al futuro Concilio, nè lafciarono per queito di feguitar la guerra; anzi maggiormente fi accefero ad etta, e_ conduttero al loro foldo Renato Duca di Lorena , pretendente al Regno di Napoli-, con mille e cinquecento cavalli e mille fanti. Marino Sanuto C' ferie. di tutti i lor Condottieri d’armi, e de’com- battenti non men dell’Armata della Lega, che di quella de’ Veneziani. Intanto riufcì a Lodovico il Moro di dar fine alla gue-ra da lui fatta a i Roifi nel Parmigiano. Ma perciocché il Ferrarefe disfatto non potea più foftenere la guerra , e fecondo la Politica militare s’!ha da far la guerra , fé (a) Corivift. mai fi può , in cafa de’nemici, e non nella propria: (a) fu ri-dt Milano. f0iut0 ^ che lo Stato di Milano larompette dal canto fuo co’ Veneziani ; e tanto più per non trovarli altra via migliore da ialvar Ferrara, che quella d’una potente diverfione . Perciò il Duca di Milano , e il Marchefe di Mantova dichiararono la^guerra a i Veneziani nel Mefe di Maggio. Coflan^o Sforma Signor di Pefa-ro , lafciato in queiti tempi il Generalato de’Fiorentini, pafsò “(h) jacobus al*foldo de? Veneziani; ma per poco tempo ( ¿), perchè nel Me-Phihppus fe Luglio fu rapito dalla morte , con lafciar dopo di sè nome di ¿hfi°™£r7j' valorofo Capitano , e di fplendidiifimo Signore , iìccome ancora un Figliuolo bastardo legittimato di poca età, nominato Giovan* ni, che per conceifione del Pontefice gli fuccedette in quel dominio. Da che lo Stato di Milano ebbe sfidati i Veneziani, Roberto Sanfeverino lor Generale , determinò di pattar l’Adda , ed entrar nel Milanefe , dove gli era fatta fperare una follevazion de’ Popoli. Pafsò nel dì 15. di Luglio ; ma chiarito , che niun movimento fi iacea* tornottene fenza far altro indietro. Allora AU fonfo Duca di' Calabria , creato Capitan Generale della Lega , fpinfe 1" efercito fuo nel Mefe d’Agofto fui Bergamafco e Bresciano, e dipoi venne fui Veronese con. Federigo Marchefe di Mantova. Moltiffime Terre e Cailella di que’territorj furono prefe . Afola attediata nel Settembre , e berfagliata con molte artiglierie , in fine capitolò la refa, e fu confegnata ad etto Marchefe. Il Duca di Ferrara ne ripiglio anch’egli molte delle fue, e in va* rj fiti