» ie a Pio, non dice niente in particolare, anzi accennato ciò, »il Platina, ed altri Scrittori coetanei dicon di male di effo P°n » tefìce, appena lì lafcia ufeir dalla penna l’an. 1470.-Non fu ere »duto, che contaife fra’fuoi pregj quello d’amare, e favorire c »amava e coltivava le buone lettere — : Vien perfualo in contrai*0 »l’anno l'eguente — dal vivente infigne,e chiariiTimo Card. Ange » .Maria Quirini Vefcovo di Brefcia, e Bibliotecario della S. R-» la cui erudita penna, nel dare alla luce la vie a fcritta dal Canne-»fio, ci ha anche proveduti di una nobile apologia del medefnno »Pontefice, ed ha meifo in chiaro i pregi, che in lui s’ ofiervaro-»no-. Perciò pronunzia contro Jacopo Filippo da Bergamo, qua" » fi abbia fcritto il falfo:- Mori amato da pochi, e odiato quali da » tutti, fenza che ne apparifea alcuna pacente ragione --. » Ciò che ha intermeiì'o in Paolo II. lo ripiglia lubito in Siilo IV. » replicando eifer coilume generale di tutti i Pontefici. Parla ironica-»mente l’an. 1472. delle premure di Siilo per la fpedizione con-» tro il Turco, e profegue —In mezzo a quelli penfieri militari non » ometteva Papa Siilo quello d’ingrandire i fuoi Nipoti buffamente »nati, che queila era la principal cura de i Papi d’allora--. Che » di due figliuoli di fuo fratello uno, cioè Leandro, lo fece Prefetto » di Roma, e gli procurò nobile accafamenro d’una figlia baflarda » del Re Ferdinando. Quelli eifendo morto l’an. 1475. ebbe fuccef-» for nella Prefettura Giovanni altro Nipote, a cui il Pontefice pro-» curò il maritaggio con Giovanna figlia del Duca d’Urbino:— E »perchè pareva indecente, che la figliuola d’un Principe foife mali ritata con chi non polfedeva Stati, Siilo vi trovò il ripiego , e fu » quello di concedere al Nipote in Vicariato la Città di Sinigaglia »colla bella terra, e diilretto di Mondavia —, benché da prima fi » opponeifero i Cardinali. Tal maritaggio fece poi cadere in Cafa » della Rovere il Ducato d’Urbino. Non portiamo in tutto le parole » dell’Annaliila, perchè le troviamo in quell’anno efagerate più del » folito, e forfè poco rette, del che ci dà indizio fui principio, dan-» doci ad intendere, efferfi ridotto il Giubileo a 25. anni da Papa »Siilo,—Che voglia avea di far queila funzione-: Quando fappia-» mo aver ciò determinato Paolo II. con fua Bolla. L’altro figliuol » del fratello, cioè Giuliano, lo fece Cardinale, che fu poi Giulio II » Due altri Nipoti Pietro, e Girolamo Riarj, dice, che gli amò —con »tal ecceifo, che fu creduto, elÌer eglino piuttoilo figliuoli, che Ni » poti fuoi-.Che Pietro di vii Fraticello Francifcano, divenne arnplif »fimo Card, del tit. di S. Siilo, Patriarca di Co 11 alitino poli, e poi » Arcivefcovo di Firenze: e Girolamo divenne l’anno feguente padron » d’imo-