XXIX utarono il Pontefice a ricuperar la Marca dalle mani dì Sforza, cui »rimale folamente Jefi, rellituita poi a Niccolò V. per—trentacmque »mila feudi d’oro ben pagati--1’anno 1447. *n cu* morì ^ Duca » di Milano, e divertì il Conte fuo genero con penfieri affai più » proprj. » Il Duca di Milano non contento d’avergli fatta invader la Mar-» ca, avea mandato l’anno 1438. Niccolò Piccinino a invadere Bo-»logna, Imola, e Ravenna, e dar efempio di ribellare ad altre Cit-x tà della Chiefa. E Alfonfo non potendo ottener l’Inveftitura di »Napoli, fofteneva gli Scismatici di Bafilea, e l’Antipipa Amedeo »per tirare il Pontefice ad accordargliela, come gli riufeì. Già è » noto, che la Regina Giovanna fin dall’ anno 1419. lo aveva adot-»tato, benché contro voglia di Martino V. che era per Lodovico » Duca d’Angiò . Pentita poi adottò quefto, e lo dichiarò erede nel »teftamento; ma tolto l’anno 1434. foftituì ella e nell’adozione, e » nel teilamento il di lai fratello Renato. Intanto morì anch’ ella 1’ » anno feguente, e Alfonio fece valer coll’ armi la fua adozione , » febben rivocata -, poiché prefa la Città di Napoli 1’ anno 1442. con » fpinger lue genti armate per quel medefimo condotto* di cui fi » valfe già Belifario, s’impadronì del Regno; e Renato dal Caftel-» nuovo, in cui s’ era rifugiato, falvoiìi fopra legno Genovefe, an-» dando a trovar Eugenio IV. a Firenze, o, come dice il Sig. Mu~ » ratori poco favorevole a quello Pontefice, — a raccontar le fue * difavventure al Papa, e a lamentarfi di lui, perchè aveffe impe-» dito al Conte Francefco il recargli ajuto. Fu confolato con una » bella inveftitura del Regno di Napoli, che veramente venne a » tempo al fuo bifogno, e però fe ne tornò da lì a qualche tempo » in Provenza, affai chiarito della volubilità delle cofe umane — . Con •»quefto titolo inutilmente tentò poi ed effo, e il figliuolo di rifalire »a quel trono, che non avea faputo difendere, ed. era legittima-» mente poffeduto da altri. Ecco ora 1’ Articolo II, che è il XXVIII., e ita alla pag. 333. » Già accennammo nell’ Articolo precederne la foftanza di quell’ »ultimo. La parte Boreale dello ftato Ecclefiaftico , o fia Ferrara, »e Comacchio, occuperà la maggior parte di effo. Che però an-» dremo parchi in ciò, che rimane a dire della metà del Secolo xv. »e ripiglieremo anzi da’tempi indietro ciò, che dia lume all'avve-» nuto dopo: tutto affinchè refti pienamente foddisfatto il Lettore di-» iàppalììonato della noftra fomma premura d’additare il diritto cam-» mino tra tante tenebre e de’ fecoli barbari, e degli fcritti di peritone apparentemente amiche di verità , ma realmente mal a flette al . Tomo IX, e * do-